cultura
Prospettive del giornalismo on line locale
venerdì 20 ottobre 2006
di Davide Pompei
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE Facoltà di Scienze Politiche “Cesare Alfieri” Corso di Laurea in Media e Giornalismo ABSTRACT TESI DI LAUREA in Teorie e Tecniche dei Nuovi Media PROSPETTIVE DEL GIORNALISMO ON LINE LOCALE RELATORE: Prof. Daniele VERNON DE MARS CORRELATORE: Prof. Antonino SOFI LAUREANDO: Davide POMPEI ANNO ACCADEMICO 2005 – 2006Obiettivo di questo lavoro è offrire uno spaccato del nuovo ecosistema informativo, creato dall’inarrestabile sviluppo delle moderne tecnologie, che ridefiniscono radicalmente la professione giornalistica. Nella stesura mi sono avvalso della testimonianza di operatori della comunicazione, a vari livelli e con punti di vista diversi, per comprendere nel concreto gli effetti della mediamorfosi in atto. Nodi centrali del ragionamento si sono rivelati la perdita dell’esclusività di pubblicazione da parte dei media tradizionali e l’emancipazione dell’utenza nella costruzione della notizia. Il ruolo di mediazione del giornalista resta, tuttavia, centrale nel fornire gli strumenti critici per la messa in forma della realtà. Multimedialità, ipertestualità, interattività e tutte le celebrate caratteristiche dei nuovi media ridefiniscono i cardini del giornalismo tradizionale. Le moderne tecnologie, dilatando il campo giornalistico, contribuiscono a una profonda rivalutazione dei confini, a un radicale mutamento dei ruoli e alla riconfigurazione stessa del controverso profilo della professione. La voce indipendente e autonoma dell’editoria personale si affianca ai canali istituzionali di informazione e sviluppa modalità inedite di raccolta e presentazione della notizia. Il reporting aprofessionale delle piccole emittenti di strada, delle web tv fatte da singoli cittadini che, grazie a cellulari dotati di fotocamera e videocamere digitali si improvvisano inviati, rende evidente la personalizzazione dei contenuti. I media tradizionali perdono, così, l’esclusività della funzione divulgativa e aumenta il contatto diretto tra giornalisti e lettori, che partecipano al processo di costruzione della notizia. La maturazione di tale relazione non gerarchica tra giornali on line ed espressioni emergenti dei network sociali si fa tangibile a livello locale. Qui, il giornalismo on line gode di un approccio partecipativo e collaborativo, è il terreno di sperimentazione di una dimensione dell’informazione che contribuirà a dar forma a un aumento qualitativo (non solo quantitativo) del pubblico. I giornali on line locali, mostrando maggiore sensibilità alle notizie di servizio che interessano le persone nel concreto, possono mantenere un sostanziale margine di iniziativa e di libertà, nel documentare fatti d’attualità e far circolare opinioni costruttive per l’intera community. Paradossalmente, proprio all’interno del più globale fra i media, emerge uno straordinario recupero della sfera informativa locale, come se le singole comunità avvertissero la necessità di essere informate sul loro stretto presente, anche attraverso la sconfinata Rete. Le testate on line rafforzando le identità locali e, promuovendole in tutto il web, aiutano a strutturare il concetto di collettività. Lo straordinario successo di forme espressive come il weblog, in tutte le sue declinazioni multimediali (audioblog, videoblog, m-blog,…) e tipologiche (identitario, politico, narrativo,…), suggerisce percorsi interessanti per lo sviluppo delle pubblicazioni on line, in cui comunque rimane centrale il ruolo del giornalista nel saper mettere insieme e interpretare i diversi aspetti della realtà. I discussi blog giornalistici sembrano essere, quindi, una risorsa, una forma di memoria al confine tra registrazione oggettiva e rielaborazione soggettiva filtrata dall’esperienza personale dell’osservatore, in grado di offrire un nuovo equilibrio al sistema dell’informazione, rafforzando le potenzialità comunicative, oltre che tecnologiche, della Rete. Consultati almeno una volta a settimana da circa il 48% dei 97 mila giornalisti italiani (Dati forniti nel workshop tematico organizzato dall’Associazione Nazionale Stampa On Line, “Scrivere 2.0 – Giornalismo e scrittura sul web”, con Luca De Biase, svoltosi il 20 Gennaio 2006 presso il Ridotto delle Muse di Ancona, al quale ho preso parte.), i blog consentono di tastare il polso dell’opinione pubblica, intercettare nuove tendenze e, sfruttando la lettura e lo spunto di riflessione proposti da altri, costruire rassegne stampa critiche e ragionate. Software Wiki che permettono a più utenti di lavorare in modo cooperativo su uno stesso documento testuale, news Rss che consentono di visualizzare le notizie senza utilizzare il browser, Podcast che trasmettono contenuti audio scaricabili dalla Rete, sistemi di messaggistica istantanea e tutte le altre innovazioni che promuovono la creazione di legami tra gli utenti e delocalizzano la conversazione, saranno sempre più applicate on line, proprio per la loro flessibilità. Regolare le lancette del progresso tecnico, in virtù di considerazioni sociali ed economiche profonde, porta a guardare ai nuovi media in un’ottica di complementarietà e non di competizione. Alla luce delle argomentazioni portate, si può affermare che con il web crescono il respiro e la profondità dell’informazione, la sua articolazione, il suo approfondimento e la stessa capacità di esplorare mondi altrimenti preclusi. Appare opportuno, pertanto, per uscire da una certa retorica di buoni propositi ed intervenire anche a livello normativo sul settore, accogliere gli inviti che, anche grazie ad Internet, stanno emergendo dal basso.
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