cultura

Nella risposta alle esigenze del visitatore la formula magica del Museo Faina, l'archeologico più visitato dell'Umbria

venerdì 24 giugno 2005
Continua ad essere molto visitato e apprezzato il Museo “Claudio Faina” di Orvieto. Infatti, dai dati diffusi nei giorni scorsi dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali sulle presenze nei musei dell’Umbria durante il 2004, il Museo “Claudio Faina” di Orvieto si è confermato come il museo archeologico più visitato dell’Umbria. Con 24.612 visitatori ha distanziato nettamente il Museo Archeologico Nazionale di Perugia sceso a 16.101 e sinora al secondo posto, il Museo Archeologico Nazionale di Spoleto (18.600 biglietti staccati), lo stesso Museo Archeologico Nazionale di Orvieto (15.675 biglietti staccati) e il Museo Archeologico di Amelia (3.000 biglietti staccati), per restare ai maggiori.
Il Faina di Orvieto ha superato come visitatori anche le aree archeologiche della Regione: la necropoli di Crocifisso del Tufo ha avuto infatti 18.038 visitatori, il Teatro romano di Gubbio si è fermato a 15.562 e l’Ipogeo dei Volumni di Perugia a 14344.
Nell’interpretazione dei dati, va tenuto oltretutto presente che le gratuità nei Musei Statali e nelle aree archeologiche gestite direttamente dallo Stato arrivano a coprire all’incirca il 50% del totale, mentre al Faina raggiungono appena il 5%. Si tratta dunque di un primato importante per l’intera città di Orvieto e per il turismo cittadino, che sicuramente nasce da una grande attenzione per le esigenze dei visitatori.

"Cerchiamo di aggiornare periodicamente l'offerta del Museo calibrando la presentazione del percorso museale sui bisogni degli utenti" - ci ha dichiarato il professor Giuseppe della Fina, direttore del Faina. "Una delle ultime possibilità offerte è una sala proiezione con un video sul Museo che viene proiettato a ciclo continuo. La sala proiezione è stata spostata da un punto più nascosto a un punto prossimo all'inizio del percorso, e vediamo che il video è molto gradito, praticamente ha funzione di introduzione".
Tra le altre piacevoli leasure, il Museo Faina offre lungo il percorso un luogo di sosta con la disponibilità dei maggiori e migliori quotidiani del giorno e una sala lettura con i cataloghi scientifici del Faina e opere di sintesi sulle civiltà greca, etrusca e romana. Sempre graditissimo, poi, il percorso ragazzi, organizzato come un gioco basato sull'inversione dei ruoli. Ragazzi e ragazze ricevono, all'entrata, una gradevole pubblicazione disegnata da un illustratore della valenza di Emanuele Luzzati, un vero e proprio giornalino con le risposte alle domande organizzate lungo il percorso; diventano loro i detentori del sapere e, aiutandosi con le risposte del giornalino, spiegano agli adulti: un metodo perché la loro acquisizione di conoscenze sia attiva e consapevole, non distratta, legata al divertimento piuttosto che a un passivo girovagare.