cultura
Tra economia e astronomia la prima giornata per l’università e la ricerca
domenica 19 giugno 2005
La chiesa di San Giacomo Maggiore, meglio nota agli Orvietani come chiesa dell’Ospedale, riaperta al pubblico proprio in questi giorni, è stata la cornice in cui la Fondazione per il Centro Studi “Città di Orvieto” ha organizzato ieri, sabato 18 giugno, la “Prima giornata per l’università, la ricerca e l’alta formazione”. All’incontro hanno preso parte il sindaco di Orvieto Stefano Mocio, il vescovo di Orvieto–Todi monsignor Giovanni Scanavino, il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto Torquato Terracina, il presidente della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura Mario Ruozi Berretta e Mauro Meucci per Assindustria.
Dopo i saluti di rito dei rappresentanti delle Istituzioni, l’intervento del Presidente della Fondazione CSCO Stefano Cimicchi ha illustrato “Il ruolo dell’economia della conoscenza nel modello di sviluppo orvietano”.
Di seguito un’interessante conferenza su “La nascita della Via Lattea”, tenuta dalla Prof.ssa Maria Francesca Matteucci, Direttore del Dipartimento di Astronomia presso l’Università degli Studi di Trieste e Socio Corrispondente dell’Accademia dei Lincei. La Professoressa Matteucci, originaria di Orvieto, dal 1993 insegna Fisica Stellare nell’Ateneo triestino, dove ha assunto nel 2000 la cattedra per molto tempo tenuta da Margherita Hack. La sua lectio magistralis è stata arricchita da splendide immagini di un ipotetico viaggio tra le galassie e ha costituito l’occasione per parlare anche del mestiere di ricercatore e delle prospettive che la ricerca scientifica offre attualmente ai giovani.
Questa prima giornata dedicata all’università e alla ricerca è stata un’importante e stimolante occasione per iniziare a presentare “Orvieto Città degli Studi” che, oggi, è insieme una realtà e una prospettiva di futuro. Attualmente, infatti, come sottolinea il Presidente del Centro studi Stefano Cimicchi, in collaborazione con Università e Istituzioni culturali italiane e straniere, Orvieto offre un qualificato complesso di attività didattiche e di ricerca di livello universitario e post universitario; la città ha dunque tutte le carte in regola per candidarsi a sede di attività di alta formazione e di ricerca scientifica a livello internazionale. Accanto alle iniziative già in corso, sono molti i progetti in via di definizione, in settori che spaziano dalle tecnologie innovative per le telecomunicazioni alle discipline umanistiche e sociali della comunicazione, dalle scienze linguistiche alla conservazione del patrimonio ambientale e storico-artistico, dall’archeologia alla cultura della salute, dall’architettura dei centri storici e del paesaggio al diritto umanitario internazionale e alla cooperazione con i paesi in via di sviluppo. Un’altra importante caratteristica di “Orvieto Città degli Studi” può considerarsi la presenza di Università statunitensi che hanno scelto Orvieto a sede stabile di loro importanti programmi di studi a carattere residenziale.
Dopo i saluti di rito dei rappresentanti delle Istituzioni, l’intervento del Presidente della Fondazione CSCO Stefano Cimicchi ha illustrato “Il ruolo dell’economia della conoscenza nel modello di sviluppo orvietano”.
Di seguito un’interessante conferenza su “La nascita della Via Lattea”, tenuta dalla Prof.ssa Maria Francesca Matteucci, Direttore del Dipartimento di Astronomia presso l’Università degli Studi di Trieste e Socio Corrispondente dell’Accademia dei Lincei. La Professoressa Matteucci, originaria di Orvieto, dal 1993 insegna Fisica Stellare nell’Ateneo triestino, dove ha assunto nel 2000 la cattedra per molto tempo tenuta da Margherita Hack. La sua lectio magistralis è stata arricchita da splendide immagini di un ipotetico viaggio tra le galassie e ha costituito l’occasione per parlare anche del mestiere di ricercatore e delle prospettive che la ricerca scientifica offre attualmente ai giovani.
Questa prima giornata dedicata all’università e alla ricerca è stata un’importante e stimolante occasione per iniziare a presentare “Orvieto Città degli Studi” che, oggi, è insieme una realtà e una prospettiva di futuro. Attualmente, infatti, come sottolinea il Presidente del Centro studi Stefano Cimicchi, in collaborazione con Università e Istituzioni culturali italiane e straniere, Orvieto offre un qualificato complesso di attività didattiche e di ricerca di livello universitario e post universitario; la città ha dunque tutte le carte in regola per candidarsi a sede di attività di alta formazione e di ricerca scientifica a livello internazionale. Accanto alle iniziative già in corso, sono molti i progetti in via di definizione, in settori che spaziano dalle tecnologie innovative per le telecomunicazioni alle discipline umanistiche e sociali della comunicazione, dalle scienze linguistiche alla conservazione del patrimonio ambientale e storico-artistico, dall’archeologia alla cultura della salute, dall’architettura dei centri storici e del paesaggio al diritto umanitario internazionale e alla cooperazione con i paesi in via di sviluppo. Un’altra importante caratteristica di “Orvieto Città degli Studi” può considerarsi la presenza di Università statunitensi che hanno scelto Orvieto a sede stabile di loro importanti programmi di studi a carattere residenziale.
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