cultura

Baschi ricorda con filmati e letture il 60° anniversario della Liberazione

lunedì 25 aprile 2005
di Laura Ricci
L’amministrazione comunale di Baschi ha voluto ricordare questo 25 aprile 2005, 60° anniversario della Liberazione, con un’iniziativa, Per non dimenticare, che ha dedicato vari momenti comunicativi alla necessità della memoria: memoria dello storico evento della Liberazione - condotta dai gruppi della Resistenza e dal decisivo sbarco in Sicilia delle truppe alleate - che pose fine alla dittatura fascista e alla seconda guerra mondiale, preludio della Repubblica e della Costituzione; ma anche memoria delle radici identitarie d’origine, del rapporto con la storia attraverso il racconto dei propri avi e la lingua del proprio paese.
L’introduzione del sindaco Isauro Grasselli e un intervento di Alessio Rotisciani, giovane studioso di Baschi, hanno preceduto un filmato-documento che, attraverso spezzoni di cronaca dell’istituto Luce, ha ricostruito in modo incisivo ed emozionante gli anni apparentemente luminosi e gloriosi della propaganda fascista, quelli drammatici della guerra, i decisivi momenti della Liberazione e del referendum per la Repubblica.
L’intervento conclusivo del professor Morcellini, docente di Scienza della Comunicazione all'Università "La Sapienza" di Roma, affrontando anche la recente discussione sul revisionismo storico, ha messo tra l’altro in evidenza come, pur esistendo la necessità di non celebrare retoricamente ed enfaticamente la Resistenza e di doverne riconoscere, in alcuni casi, qualche eccesso di violenza, non sia certo pensabile equiparare un processo che va verso la libertà a un processo che, al contrario, l’ha limitata e negata. Dobbiamo ancora, secondo il professor Morcellini, fare “resistenza”: alla dimenticanza innanzi tutto, ma anche all’abuso di luoghi comuni e di parole retoriche che rischiano di non aderire alle cose e al reale; di qui la necessità, anche per mettersi meglio in relazione con le giovani generazioni che questa storia non l’hanno vissuta direttamente, di rapportarsi a testi letterari, filmati, racconti e memorie di vita quotidiana.
Nel corso dell’incontro sono stati letti testi tratti da “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino e da “La luna e i falò” di Cesare Pavese.