Il generale di Corpo d'Armata Fabrizio Parrulli in visita alla Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia

La Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia, Riserva della Biosfera Unesco dell’Umbria, ha avuto il grande onore della visita del generale di Corpo d’Armata Fabrizio Parrulli. "Gli siamo specialmente grati - si legge nel comunicato della Riserva MAB Unesco - per lo sforzo, la considerazione che ci ha voluto mostrare, la qualità delle analisi che la conversazione aperta che ne è seguita ha generato. E, nella occasione, sono giunte alla Biosfera Unesco dell'Umbria le due Riserve transfrontaliere della Repubblica italiana, quella italo - francese del Monviso e la italo - slovena delle Alpi Giulie italiane".
In una cerimonia breve e sentita, colma di empatia, lunedì 19 maggio i presidenti della Biosfera Unesco del Monte Peglia, Francesco Paola, e delle Alpi Giulie italiane, Anna Micelli, hanno celebrato un protocollo di cooperazione tra le due Riserve Mondiali incentrato sui temi della coesione, della pace, della “diplomazia climatica” quale strumento principe di composizione dei conflitti, molti dei quali di origine climatica.
Vi erano stati, in precedenza, due protocolli tra la Biosfera Unesco del Monte Peglia e quella del Monviso, firmati con il presidente Dario Miretti, attuazione, negli obiettivi che si propone, del Trattato del Quirinale. Ringraziando molto il generale di Corpo d’Armata Fabrizio Parrulli, la presidente Anna Micelli ha evidenziato gli sforzi in corso volti alla inclusione nella Biosfera Unesco delle Alpi Giulie dell’area di Tarvisio, e verso l’Austria, e l'importanza e le prospettive del protocollo con la Biosfera Unesco del Monte Peglia.
Il presidente della Biosfera Unesco del Monviso, Dario Miretti, ha evidenziato che gli accordi di cooperazione con la Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia riguardano l’attuazione e il rafforzamento dell’Accordo di Parigi, e sono volti alla qualità e sicurezza alimentare così essenziali per i comparti agro-industriali del Piemonte, dell’Umbria e dell’Italia tutta, per le potenzialità che tali sinergie possono generare. Miretti ha ricordato l’attenzione ad essi riservata dall’Ambasciatore di Francia Christian Masset, che ricevette le due Delegazioni, del MAB Monviso e del MAB Monte Peglia, a Palazzo Farnese.
Vi è stato quindi lo speciale onore del saluto che da Parigi l’Ambasciatore Christian Masset, ora presidente onorario della Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia, ha voluto rendere al generale di Corpo d’Armata Fabrizio Parrulli e a tutti. L’ambasciatore Masset ha avuto parole di vivo ringraziamento per l’alta opera svolta, nella qualità di comandante del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, ricordando i risultati straordinari conseguiti a seguito del ritrovamento di opere d’arte sottratte in Francia, e il modello esemplare che l’Arma dei Carabinieri rappresenta, anche in materia ambientale e climatica.
Le due Riserve transfrontaliere della Repubblica italiana, hanno dunque aderito ai protocolli proposti dalla Biosfera Unesco dell'Umbria, valorizzati in occasione della visita del generale di Corpo d’Armata Parrulli. "Anche in tal modo - ha detto il presidente della Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia, Francesco Paola - abbiamo rafforzato e reso tangibile il senso dell’Unità d’Italia e della coesione nazionale e internazionale, le cooperazioni tra più Istituzioni, che sono il più forte degli anticorpi richiesti dai tempi.
L'Unità d’Italia si rafforza e si integra infatti sui temi della sicurezza ambientale e climatica, che hanno portata globale e necessità di un coordinamento forte e centrale, a tutela delle popolazioni più vulnerabili, poiché le crisi ed emergenze climatiche non conoscono confini. I temi della tutela climatica ed ambientale si intersecano inoltre con quelli della tutela del patrimonio culturale, per la loro universalità.
Le mutazioni climatiche, anche se rimosse, determinano un necessario mutamento di prospettiva, segnano l’evoluzione delle forme organizzative, rendono indispensabile la centralità dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, e delle Forze Armate e dell’Ordine. Il ruolo delle Riserve della Biosfera Unesco, nelle funzioni di coordinamento e di garanzia, di supporto alle Istituzioni nazionali e internazionali, è anch’esso sempre più rilevante, nella Rete internazionale cui appartengono".
Gli interventi, tra gli altri, del professor Enrico Brugnoli, dell’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri, del dottor Giovanni Parapini, direttore della RAI dell’Umbria, di Ottavio Anastasi, amministratore unico dell’Agenzia Forestale Regionale dell’Umbria, hanno tutti evidenziato la portata di queste analisi. La presenza del generale di Corpo d’Armata Antonio Pietro Marzo, del generale di Brigata Luca Corbellotti, comandante della Legione dei Carabinieri dell'Umbria, di vari ufficiali dell’Arma e della Guardia di Finanza ha sottolineato l’onore speciale della giornata.

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