"Ci hanno seppellito ma eravamo semi. 29 Marzo 2020"
Il 29 marzo ad Orvieto ricordiamo i 7 Martiri di Camorena, fucilati dai fascisti. La democrazia non è un monumento, la libertà non è uno slogan. I martiri di Camorena non ci hanno regalato due cose belle e fatte da lucidare ogni tanto.
Ci hanno regalato la possibilità di lottare per la libertà ogni giorno, contro l’illibertà che ogni giorno l’aggredisce e ci minaccia, e di costruire una democrazia sempre più forte e larga, contro l’anti-democrazia sempre attiva e in agguato, ogni giorno, dietro ogni angolo di strada, fin dentro le stanze delle nostre case.
Le nostre case oggi luogo di reclusione per tutte e tutti noi. Se la libertà non è uno slogan, è la possibilità anche in un momento come questo di poter alzare una voce contro un modello di società basata sul profitto di pochi a danno di tante/i e che non restituisce mai niente. Allora ci piacerebbe che balconi e finestre fossero piene di striscioni con su scritto "diritto alla vita", "più soldi alla sanità pubblica e meno alle armi". Ci piacerebbe, perchè in questo troveremmo un altro modo di dare dignità a chi ci ha restituito la libertà.
Vorrei tanto ripiegare il tempo
come un foglio su cui disegnare
e riuscire ad arrivare a casa
prima che tu te ne debba andare
vorrei tanto essere un ingegnere
e inventare un aereo migliore
che l'oceano superi in un balzo
e mi porti in tempo al tuo dolore
vorrei darti queste mie parole
perchè tu le possa accarezzare
e poi farne una coperta rossa
che ti possa per sempre scaldare
e vorrei per tutta la mia vita
ricordarti nei tuoi giorni buoni
uomo libero da ogni tiranno
resistente all'urlo dei buffoni
R. Mantegazza
(Pedagogia della resistenza, 2003)
Fonte: Associazione Centro di Documentazione Popolare di Orvieto - Confederazione Cobas - Comitati di Base dell'Orvietano