cronaca

"Preoccupante lo stato del sistema regionale della Protezione Civile"

venerdì 7 febbraio 2020
"Preoccupante lo stato del sistema regionale della Protezione Civile"

"Dall’audizione della Seconda Commissione del Consiglio Regionale con la struttura del Servizio e con la Consulta del Volontariato è emerso un quadro preoccupante dello stato della Protezione Civile Regionale e del volontariato umbro. Assenza di risorse anche solo per il funzionamento dei servizi ordinari essenziali, per la manutenzione della struttura e delle tecnologie necessarie per rispondere alla eventuali emergenze, investimenti per il ripristino delle attrezzature, mancanza di risorse per le politiche di previsione, prevenzione e pianificazione, fondo di emergenza per eventuali pronti interventi in caso di calamità totalmente scoperto.

A questo si aggiunga, ed i consiglieri ne hanno preso visione, le strutture del Centro di Pronto Impiego completamente occupato dall’archivio regionale e da materiali ammassati dentro la struttura, mentre materiali e mezzi da ripristinare dopo il terremoto del 2016 ammassati in container all’esterno dei piazzali. Una situazione insostenibile, offensiva del lavoro che nonostante tutto con abnegazione e con organici sottodimensionati gli operatori del servizio, continuano insieme ai volontari a recuperare con molto disagio.

Il tema del riordino del Sistema Regionale di Protezione Civile non può più essere rinviato per questo abbiamo chiesto all’unisono come volontari e come operatori una forte azione della seconda commissione. Il presidente Valerio Mancini e gli altri componenti della Commissione si sono presi l’impegno di relazionare lo stato della situazione, di provvedere in tempi brevissimi ad una azione che veda in sede di bilancio di previsione il, recupero di risorse certe per uscire da questo quadro negativo.

Il volontariato ha ribadito che tale situazione non è ovviamente ascrivibile a questa Giunta insediatasi da pochi mesi, ma nel contempo si aspetta quello scatto necessario per la soluzione di tali problemi, compreso il riordino legislativo della legge sulla protezione civile vecchia di 31 anni. Una legge che dovrà in tempi brevissimi essere aggiornata secondo la legge 1 del 2018 nuovo codice di protezione civile.

Nella legge oltre a capitoli di spessa chiari e definiti, si dovrà procedere alla razionalizzazione di alcuni aspetti come l’AIB, (antincendio boschivo) e monitoraggio strumentale e preside idraulici oggi fuori dalla competenza della protezione civile. Così come, per quanto riguarda l’antincendio boschivo superare l’attuale coordinamento e la duplicazione di sala operativa in capo all’assessorato all’agricoltura. La sala operativa deve essere unica e fare capo al sistema di protezione civile, con la razionalizzazione di risorse e personale.

In ultimo tutta la parte del volontariato dovrà trovare il giusto e puntuale spazio all’interno della legge. Ringraziamo i componenti della Seconda Commissione Consigliare che, all’unanimità, si sono detti impegnati a sostenere le richieste, portarle all’attenzione della giunta e dell’assessore al bilancio. Martedi 11 febbraio illustreremo lo stato di questa situazione anche ai capigruppo consiliari e venerdì 14 febbraio alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.

Ci aspettiamo delle risposte precise e manterremo fino ad allora una sorta di vigilanza, perché questi aspetti negativi non ricadano su una collettività già fortemente colpite dal terremoto e da una ricostruzione ferma al palo".

Fonte: Consulta Regionale del Volontariato di Protezione Civile - Regione Umbria