Frode in competizione sportiva nel mondo della danza professionistica

E' coinvolta anche la provincia di Terni nella vasta operazione che ha toccato anche quelle di Milano, Monza-Brianza, Varese, Reggio Calabria, Matera e Bari e che ha visto i Carabinieri del Nucleo Investigativo – Reparto Operativo di Rimini, coadiuvati nelle fasi esecutive dai Comandi dell’Arma territorialmente competenti, dare esecuzione a sette provvedimenti cautelari interdittivi e coercitivi emessi dal Gip del Tribunale di Rimini nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, del reato di frode in competizioni sportive in concorso.
In particolare è stato applicato il divieto di esercitare professioni o rivestire incarichi all'interno di società sportive per la durata di sei mesi a un istruttore di danza e due giudici federali affiliati alla FIDS - uno dei quali, 38enne residente ad Orvieto - e l'obbligo quotidiano di presentazione alla Polizia Giudiziaria per un direttore di gara FIDS e tre istruttori di danza.
L’attività investigativa, svolta da luglio 2018 a gennaio 2019 attraverso servizi di pedinamento uniti ad attività tecniche di investigazione, è stata avviata su delega della Procura della Repubblica a seguito di un esposto, depositato il 5 giugno 2018 dalla Procura Generale dello Sport, con il quale si ipotizzavano condotte fraudolente poste in essere da tesserati e soggetti responsabili della Federazione Italiana Danza Sportiva, finalizzate ad attribuire illeciti punteggi “di favore” ai concorrenti delle gare di ballo organizzate dalla FIDS, tesserati in associazioni facenti parte di una “rete” finalizzata alle frodi in competizioni sportive.
In particolare, si ipotizzava che diversi soggetti fossero in grado di insinuarsi nelle articolazione della FIDS, e di gestire la Federazione in spregio ai principi dell’ordinamento sportivo anche condizionando l’operato di chi intendeva opporsi a tale illecita gestione. Era peraltro verosimile che il sistema avrebbe potuto vedere la sua massima applicazione nel corso dei Campionati Italiani che si sarebbero svolti presso i padiglioni della Fiera di Rimini dal 5 al 15 luglio 2018, ai quali avrebbero preso poi parte oltre 20.000 atleti e per i quali erano previsti oltre 200.000 spettatori.
Sin da subito, infatti, le indagini dell’Arma – coordinate dalla Procura della Repubblica di Rimini – hanno permesso di riscontrare sistematiche frodi sportive poste in essere dagli indagati, finalizzate all’alterazione dei risultati della competizione denominata “Sportdance”, valida per i campionati italiani assoluti di categoria della Federazione Italiana Danza Sportiva, tenutasi presso la fiera di Rimini dal 5 al 15 luglio 2018.
In particolare stata appurata l’esistenza di un articolato sistema fraudolento, avente come figura di riferimento un istruttore di danza tesserato FIDS, il quale da un lato riceveva le segnalazioni in merito agli atleti da favorire e dall’altro, dopo averle vagliate e valutate, le comunicava a giudici, direttori di gara, o ad altri soggetti che poi avrebbero contattato le giurie. Al termine dell’indagine è stato denunciato un dirigente centrale della FIDS per il reato di omessa denuncia degli illeciti.

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