cronaca

Leptospirosi ad Orvieto Scalo. Parla la proprietaria dei cani

lunedì 15 luglio 2019
Leptospirosi ad Orvieto Scalo. Parla la proprietaria dei cani

Nel timore che si trattasse dell'ennesimo caso di avvelenamento, dopo l'allerta circolata nei giorni scorsi sulla Rupe, i proprietari di due cani residenti ad Orvieto Scalo, si sono rivolti al veterinario di fiducia. Quest'ultimo, ravvisando i sintomi della leptospirosi, non ha esitato a segnalare il caso all'Usl. Purtroppo il cane che ha contratto la temuta malattia che colpisce anche l'uomo e, se non riconosciuta in tempo, si rivela fatale è deceduto. L'altro, invece, è stato posto sotto sequestro preventivo per evitare il propagarsi dell'infezione batterica. Dai primi controlli, tuttavia, non sembra aver contratto l'infezione. Usl e Comune hanno comunque disposto una cura antibiotica della durata di circa un mese, prelievi periodici da parte dei veterinari e la disinfestazione dell'area per prevenire la presenza di ratti che veicolano il diffondersi della malattia.

"Il caso in esame - puntualizza la proprietaria - riguarda il mio cane, regolarmente detenuto e dotato di microchip che ha contratto la malattia e che ho dovuto far sopprimere per evitargli sofferenze a seguito di quanto evidenziato dal veterinario che lo aveva in cura nella struttura privata.
Sono in possesso di un altro cane (anch'esso dotato di microchip), attualmente in "fermo" a seguito di un'ordinanza comunale in quanto sottoposto a cura antibiotica. Per il dissequestro siamo in attesa di aggiornamenti da parte delle autorità competenti.

Il problema è che la leptospirosi è un'infezione, è spesso trasmessa da urina animale o acqua che la contiene e che entra in contatto con abrasioni o tagli sulla pelle (basta effettuare una ricerca su internet), la malattia più comunemente si verifica nei contadini o chi è a diretto contatto con la terra. I miei cani vivono in una mia proprietà in prossimità alla zona di Sferracavallo, zona agricola con orti, dai quali sia la sottoscritta che gli altri (vicinato) utilizzano per propri scopi alimentari. Ad oggi non abbiamo mai avuto problematiche con i nostri cani, probabilmente presentate da qualche anno e legate alla presenza di roditori nelle zone in questione.

Ho allertato e inviato informativa dettagliata di quanto accaduto, a tutti gli Enti preposti al controllo (Procura, USL, Comune, ARPA, Carabinieri Forestali) specialmente per tutelare in primis la salute di noi cittadini che utilizziamo i campi per scopi alimentari e affinché qualcuno prenda visone delle condizioni igieniche della zona e si esprima al fine di ridurre al minimo la diffusione di roditori e altre forme che possano diffondere nell'acqua e nei terreni forme pericolose per l'essere umano e anche per i nostri amici animali".

Foto di repertorio