cronaca

Disservizio telefonico risolto grazie all'intervento dei Carabinieri

mercoledì 26 giugno 2019
Disservizio telefonico risolto grazie all'intervento dei Carabinieri

"Voglio raccontare l’avventura telefonica che può capitare a chiunque abbia necessità urgente di segnalare un danno, un guasto, un pericolo imminente alla Telecom per cercare di risolvere il problema. In questo caso specifico, il problema era rappresentato da 3 pali in legno alti circa 6 metri che sostengono il cavo telefonico che si erano quasi adagiati sulla sede stradale e da un palo in vetroresina che il vento dei giorni precedenti aveva spezzato alla base e fatto cadere in mezzo alla strada.

Venerdì 24 maggio un’autocisterna inviata da una ditta di Torrita di Siena era arrivata lungo la strada vicinale che costeggia l’Autostrada del Sole nel Comune di Ficulle, in località Monsaralle, ma a causa dei sopracitati pali pericolanti che ostruivano il passaggio non ha potuto concludere il suo viaggio. A questo punto mi sono subito attivato cominciando a chiamare i vari numeri verdi TIM 187 e 191. La voce registrata non andava oltre la frase “La sua telefonata sarà gestita dall’Italia”.

Dopo numerosi tentativi alla fine è arrivata la risposta di un addetto che mi ha dato un nuovo numero verde a cui rivolgersi per i “pericoli imminenti”. Componendolo, però, mi accorgo con stupore che il numero risulta inesistente. Vabbè può capitare. Magari ho solo trascritto male io. Richiamo il 187 che mi fornisce un secondo numero diverso dal precedente (allora capisco che avevo trascritto bene). Chiamo subito e l’operatore mi assicura che la pratica sarà espletata in 72 ore lavorative.

Passa il tempo e arriviamo a martedì 28 maggio. Ritelefono e questa volta mi assicurano che l’indomani, mercoledì 29 maggio alle ore 9, sarebbe arrivato sul posto un tecnico incaricato. Naturalmente non si è visto nessuno. Allora riprovo a contattare la Telecom e questa volta l’operatore mi dice che devo contattare un altro loro numero che è specifico per lo spostamento pali.

Chiamo il numero e l’operatore che risponde mi comunica che quello digitato è il numero a cui far riferimento per le pratiche di messa in opera o il ripristino dei pali, ma non per lo smantellamento della linea telefonica (che da oltre 10 anni non alimenta più il sito per cui era stata costruita).

Alle 12.40, sentendomi ormai preso in giro dai vari dischi Telecom, telefono alla Caserma dei Carabinieri di Ficulle per prendere un appuntamento e formulare una denuncia formale in quanto martedì 4 giugno sarebbe dovuta arrivare un’altra autocisterna che, come la precedente, non avrebbe potuto percorrere la strada interessata. Il brigadiere mi fissa l’appuntamento per le 8.30 del giorno successivo direttamente sul posto “incriminato”.

A questo punto visto che si erano fatte le 13, torno a casa per pranzo. Alle 14.30, al mio ritorno sul luogo, noto con stupore che i pali pericolanti lungo la strada non ci sono più e che rimane solo il cavo penzolante della linea telefonica e il palo di vetroresina che ostacola il passaggio dei mezzi. Continuo il mio lavoro normale fino a verso le 17, quando decido che è ora di tornare a casa.

Ed è a questo punto che mi accorgo del “miracolo” accaduto durante la mia assenza. Il palo che ostruiva il passaggio era stato rimosso e messo lungo la strada segnalato da birilli di plastica. “Miracolo” verrebbe da dire, anche se è chiaro che la segnalazione fatta alla Caserma dei Carabinieri di Ficulle ha portato ad un eccellente risultato (con intervento credo da parte della Telecom stessa) in un tempo brevissimo.

Con queste brevi righe voglio ringraziare l’Arma dei Carabinieri, rappresentata dalla Stazione di Ficulle e complimentarmi con loro per l’interessamento alla questione, perché con i “dischi” della Telecom il cittadino-utente non fa altro che perdere tempo e sopratutto innervosirsi.

Marcello Tomassini