cronaca

Morte della suocera, la Corte assolve con formula piena il genero

giovedì 25 aprile 2019
Morte della suocera, la Corte assolve con formula piena il genero

La Corte d'Assise di Appello di Perugia presieduta dal giudice Giancarlo Massei ha impugnato la sentenza nei confronti di un uomo, oggi 65enne originario della provincia di Salerno ma residente a Orvieto, accusato di omicidio preterintenzionale per la morte della suocera e difeso in sede legale dagli avvocati Michele Nannarone e Paolo Bartoli. 

A novembre 2017, la Corte d'Assise di Terni presieduta da Massimo Zanetti lo aveva condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione per i fatti, risalenti all'agosto 2012. In quell'occasione al termine di una lite domestica la 69enne, madre della sua compagna e già affetta da alcuni problemi di salute, era caduta a terra riportando una serie di fratture su tutto il corpo per poi morire al Santa Maria della Stella.

Il nuovo capitolo della vicenda giudiziaria che lo vedeva coinvolto lo ha assolto. Dagli atti, infatti, risulta che la signora, dopo essere stata ricoverata, per un periodo era in condizioni tali da non poter essere interrogata perché rispondeva malamente anche a piccoli stimoli.

Allo stesso tempo anche la successiva fase di miglioramento non avrebbe lasciato comunque presagire il decesso poi avvenuto. Per questo “il pubblico ministero non era in condizioni di prevedere l'evento improvviso mortale”.