cronaca

No al sabato libero a scuola. "L'interesse di pochi contro la maggioranza"

domenica 23 dicembre 2018
No al sabato libero a scuola. "L'interesse di pochi contro la maggioranza"

Nell’anno della mobilitazione popolare per inserire l’insegnamento dell’educazione alla cittadinanza nelle scuole di ogni ordine e grado, Orvieto riesce a distinguersi - ovviamente in negativo - per la decisione assunta nei giorni scorsi dai soli 14 membri del Consiglio dell’Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi, contro la palese volontà di 490 famiglie (su un totale di 700) che lo scorso mese di ottobre erano state chiamate a esprimersi votando a favore della chiusura della scuola nel giorno di sabato.

Ad essere interessati alla votazione le famiglie degli alunni delle tre scuole di Orvieto Centro, ovvero: l’infanzia Regina Margherita, la primaria Luigi Barzini e la secondaria Luca Signorelli. Dopo anni di battaglie e di confronti la votazione dello scorso ottobre sembrava aver dato una risposta palese e decisa alla volontà delle famiglie che frequentano i plessi scolastici di Piazza Marconi.

Ma ovviamente, come in ogni consueta strana evoluzione che coinvolge l’impenetrabile mondo della scuola, il più chiaro degli elementi democratici - il voto - è stato calpestato dalle decisioni superiori del Consiglio d’Istituto. In completa divergenza con il mondo che li circonda i 14 membri del Consiglio “supremo” dell’Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi hanno deciso che il sabato libero “non s'ha da concedere”.

Perché? Una domanda alla quale il Comitato dei Genitori che aveva sollecitato la mobilitazione, ora, pretende una risposta chiara. “Siamo di fronte ad una decisione incomprensibile - dicono dal comitato -. L’interesse di poche persone ha calpestato il diritto di un maggioranza evidente. E’ impensabile che nel mondo della scuola ci sia ancora chi non vuole rispettare le scelte democratiche. Altrettanto siamo stupiti da questa decisione che va contro ormai quelle che sono le attività delle scuole italiane e di altri plessi dello stesso istituto dove il sabato non si va a scuola”

Probabilmente per rispondere all’incognita del Comitato dei Genitori, in merito ai presunti interessi che possono aver mosso le azioni dei membri del Consiglio d’Istituto, parrebbe naturale ricordare l’andreottiano monito: “A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”.

Altro tassello di questa intricata vicenda c’è il voto del Consiglio dei Docenti che si colloca temporalmente tra il voto dei genitori e quello del Consiglio d’Istituto. In quella votazione la maggioranza degli insegnanti aveva espresso parere favorevole per il sabato libero alle elementari, mentre con uno scarto di appena una decina di voti era stato bocciato per le scuole medie.

A votare erano stati chiamati tutti i docenti di materna, elementari e medie di tutte le scuole dell'Istituto Comprensivo Orvieto-Baschi. Quello che pare emergere da questa votazione dei docenti è la posizione assunta da alcuni “blocchi” di insegnanti. Ad esempio, pare, che un numero consistente di insegnanti della materna - dove il sabato la scuola è chiusa - hanno scelto di votare contro lo stesso provvedimento per le altre scuole. Altrettanto avrebbero fatto alcuni colleghi di Baschi dove il sabato le scuole sono chiuse ma preferiscono che a Orvieto siano aperte. Perché? Forse è un segnale per sollecitare l’istituzione scolastica a riaprire l’asilo di Orvieto e le scuole di Baschi anche il sabato? Oppure c'è dell'altro? Mistero…

Sta di fatto che ormai la bomba è esplosa. Dal Comitato dei Genitori confermano la volontà di almeno una ventina di genitori che già il prossimo anno sicuramente iscriveranno i loro figli in altre scuole orvietane dove è prevista la chiusura del sabato. In molti stanno pensando di fare la stessa cosa creando difficoltà abbastanza evidenti all’organizzazione delle scuole di Piazza Marconi. Ma chiaramente la vicenda non pare sopirsi facilmente.

“Chiediamo l’immediata dimissione dei rappresentanti dei genitori all’interno del Consiglio d’Istituto - dicono dal comitato dei genitori -. Nessuno di loro ci rappresenta e tanto meno è in grado di rappresentare le 490 famiglie che hanno votato a favore del sabato libero. Attendiamo che il verbale della seduta del consiglio d’istituto venga pubblicato, ma altrettanto ci muoveremo presentando degli esposti alle istituzioni scolastiche provinciali, regionali e nazionali. Sicuramente non chineremo la testa come qualcun’altra ha fatto”. Parole di fuoco che aprono una stagione decisamente movimentata nelle scuole di Piazza Marconi. Buone vacanze a tutti: personale Ata, segreteria, docenti, dirigenti, famiglie ed alunni...

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