cronaca

Bancarotta Edil Fattorini, dopo sette anni arriva l'assoluzione

mercoledì 7 novembre 2018
Bancarotta Edil Fattorini, dopo sette anni arriva l'assoluzione

Si è concluso martedì 6 novembre il procedimento penale legato al fallimento della Edil Fattorini Srl che vedeva imputati per bancarotta fraudolenta e falso in bilancio uno degli amministratori della società succedutisi nel corso degli anni nonché il presunto amministratore di fatto, entrambi difesi dall'avvocato Iuri Fucili del Foro di Terni.

Come noto, la Edil Fattorini Srl, società molto attiva nell'Alto Orvietano nel settore della ristrutturazione edile, era entrata in crisi nel corso del 2010 a causa della mancata riscossione di un credito ingente - circa 3 milioni di euro - nei confronti di una società romana, per l’esecuzione di lavori di ristrutturazione del borgo "Il Conventaccio" (nella foto), situato sul territorio di Ficulle.

A seguito della dichiarazione di fallimento del luglio 2011, numerosi imprenditori della zona, che avevano lavorato come subappaltatori, erano stati travolti finanziariamente dalle vicende della Edil Fattorini Srl, subendo gravi ripercussioni economiche dovute alla mancata riscossione dei crediti vantati. Di qui, l'inizio dell’indagine da parte della ex Procura della Repubblica di Orvieto e il rinvio a giudizio nel marzo del 2014.

Dopo sette anni dal fallimento, ora è arrivato l’epilogo che vede l’assoluzione da entrambi i capi di imputazione del presunto amministratore di fatto della società, ritenuto dal Tribunale di Terni totalmente estraneo alla vicenda. Assolto anche l’altro imputato per quanto riguarda la bancarotta fraudolenta. Per il secondo capo di imputazione, quello di falso in bilancio, è stato invece condannato a un anno di reclusione, a fronte dei due chiesti per entrambi gli imputati dal pm Raffaele Pesiri.

L'avvocato Iuri Fucili ha già annunciato l’intenzione di impugnare la sentenza, nella convinzione di una assoluzione piena, evidenziando come la scelta di sottoporre uno solo degli amministratori della società al procedimento penale appaia "evidentemente discutibile e senz’altro sindacabile in sede di gravame".