Tornano all'Opera del Duomo le opere trafugate tra il 2006 e il 2008
Il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale restituisce all’Opera del Duomo di Orvieto importanti beni archivistici trafugati tra gli anni 2006-2008.
Saranno illustrati venerdì 12 ottobre in una conferenza stampa presso la sede dell'Opera del Duomo di Orvieto, alla presenza del procuratore della Repubblica di Terni Alberto Liguori, del sostituto procuratore della Repubblica che ha diretto le attività d'indagine Raffaele Pesiri e della soprintendente ai beni archivistici e librari dell'Umbria e delle Marche Sabrina Mingarelli, i dettagli dell’operazione che ha portato al rinvenimento di importanti opere d’arte appartenenti alla fabbriceria orvietana.
I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Perugia restituiranno al presidente dell'Opera del Duomo Gianfelice Bellesini, 25 documenti archivistici composti da prospetti, bozzetti, disegni a "sanguigna" e mappe tutti facenti parte di diversi fondi documentali risalenti al periodo compreso fra il XVI e il XVIII secolo e costituenti parte del patrimonio archivistico dell'Ente.
La riconsegna dei beni interviene in esecuzione del provvedimento di dissequestro disposto dall'Autorità Giudiziaria a conclusione di una articolata attività investigativa, che trae origine dal monitoraggio del mercato antiquario di vendite on-line, condotta dal reparto specializzato dell'Arma durante il quale gli investigatori, nel corso di periodici controlli ai siti dedicati alle vendite telematiche, si sono imbattuti in alcune inserzioni riguardanti beni archivistici di chiara provenienza illecita.
"Si sottolinea - precisa una nota dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale - come purtroppo già accaduto in altre analoghe vicende, che il furto di queste particolari e preziose testimonianze documentali della storia umbra è avvenuto proprio ad opera di colui che ne avrebbe dovuto garantire la conservazione e la custodia. I Carabinieri infatti, supportati nella direzione dell'indagine dalla Procura della Repubblica di Terni, sono riusciti ad individuare il materiale d'archivio ancora nella disponibilità dell'indagato, che all'epoca dei fatti rivestiva, all'interno dell'Opera del Duomo, quale membro del consiglio di amministrazione, l'incarico di Responsabile dell'archivio e della biblioteca".
Gli ulteriori approfondimenti investigativi hanno permesso ai Carabinieri, con la successiva perquisizione, di recuperare e sequestrare la refurtiva. L'evento testimonia, ancora una volta, come solo attraverso la stretta e fattiva collaborazione e sinergia esistente tra Magistratura, Carabinieri e Organi del Ministero dei beni e delle attività culturali si può garantire, anche a distanza di tempo, la ricomposizione di percorsi storici, culturali e sociali con la restituzione alla collettività, di preziosi ed unici beni, ormai creduti dispersi, che costituiscono e identificano l'identità dei luoghi dai quali sono stati sottratti.