cronaca

Il Comitato pro Ica sollecita il direttore “Carcere modello di integrazione”

mercoledì 24 maggio 2017
Il Comitato pro Ica sollecita il direttore “Carcere modello di integrazione”

Resta alta l’attenzione del Comitato Orvietano a Sostegno dell’Ica sul futuro del Carcere locale. Alla luce delle azioni svolte dalle rappresentanze cittadine nei mesi precedenti e a sostegno del Progetto di Istituto Penitenziario "nella" città, il Comitato per la Difesa dell'ICA prende l'iniziativa di aprire un dialogo con la Direzione dell'Istituto allo scopo di contribuire al raggiungimento delle sue finalità.

Evidenziando quanto “sta tanto a cuore di tutti i cittadini orvietani e le loro legali rappresentanze” il futuro del Carcere di Orvieto, i rappresentanti del Comitato pro Ica scrivono al dottor Luca Sardella ricordando che: “ Nel recente incontro con il Direttore DAP Dottor Santi Consolo sono stati ribaditi i principi essenziali verso i quali l'opera della Istituzione da Lei diretta deve ispirarsi. Raccogliendo le numerose istanze e la volontà espressa dal Direttore DAP nella riunione pubblica tenutasi in data 9 FEBBRAIO giovedì  le associazioni scriventi hanno elaborato un Piano Proposta che intendono discutere con Lei e proporre alla attenzione delle istituzioni locali, regionali e nazionali”.

“Riterremmo utile e saggio - prosegue la missiva - un confronto  con Lei, in quanto figura chiave di tutto il sistema carcerario. Inoltre riteniamo che ogni azione debba essere ispirata al massimo senso di collaborazione e ogni iniziativa estemporanea debba essere bandita dalla programmazione delle attività e dei contatti con l'esterno, onde evitare fughe in avanti e approssimazione. All'interno del "movimento" delle associazioni aderenti e la società civile orvietana tutta, esistono le risorse, le energie utili al raggiungimento del pieno equilibrio tra le Vostre finalità istituzionali e quelle che si possono conseguire mediante una corretta ed equilibrata collaborazione e compartecipazione previste dalla legge”

Collaborazioni che il Comitato riassume in quattro punti. “Interventi di inclusione sociale e/o occupazionale realizzati anche mediante lo sviluppo di iniziative di collaborazione con il territorio. Interventi mirati al miglioramento della qualità della vita e/o rivolti alla promozione ed alla tutela della salute. Interventi di natura istruttivo formstiva e/o mirati alla promozione della cittadinanza attiva. Interventi di edilizia penitenziaria finalizzati al miglioramento delle condizioni carcerarie”.

Quindi, “Al fine di costruire nella nostra città un "modello" al quale anche altre realtà possano fare riferimento”, i rappresentanti del Comitato cittadino comunicano al direttore Sardella: “ci mettiamo a Sua completa disposizione affinché tale risultato possa essere raggiunto e tanti sforzi compiuti nel tempo dalla nostra comunità e dalla amministrazione dello Stato possano non risultare vanificati”.

“Orvieto - concludono - che è CITTÀ UNITA E SOLIDALE non permetterebbe una visione miope e restrittiva delle norme esistenti tanto che in occasione del Giubileo della Misericordia è stato rappresentato questo punto come previsto dalla Sesta Opera di Misericordia e  il rapporto eccezionale che c'è sempre stato tra la società civile orvietana e il carcere di Orvieto quale Istituto di Custodia Attenuata (ICA)”.

Per meglio evidenziare la proposta e la qualità delle attività proposte, il Comitato Orvietano a Sostegno dell’Ica ha inviato al direttore del Carcere di Orvieto anche l'estratto del Progetto “Le.on.di.na”, che rappresenta sano esempio di percorso integrativo.

 

 

Leonardo Cenci incontra i detenuti del carcere con il magistrato Nicla Restivo

Progetto “Le.on.di.na”, sano esempio di percorso integrativo