cronaca

Tagli e indecisioni, quale futuro per il Carcere di Orvieto?

venerdì 2 dicembre 2016
Tagli e indecisioni, quale futuro per il Carcere di Orvieto?

Che fine farà il carcere di Orvieto? Una domanda che in questi mesi si rincorre e si perde, in più di un caso, nell’eco delle parole e delle promesse. A Via Roma il tempo del trasferimento diretto degli arrestati dalla Caserma dei Carabinieri alle celle del carcere è passato da un pezzo, oggi la struttura si è trasformata in Istituto di custodia attenuata.

L’Ica, questo è il termine di servizio, è una forma carceraria riservata a specifici detenuti che, come spiega il Ministero della Giustizia nel documento di presentazione del carcere di Orvieto, si pone l’obiettivo "di iniziare un percorso di recupero del detenuto" che li riconduca "al contesto sociale" offrendo loro l'opportunità di "maturare e intraprendere una scelta di cambiamento attraverso il concerto di attività di lavoro, studio e formazione”.

Infatti all’interno della struttura operano vari "capi d'arte", ovvero professionisti che in questa specifica attività di recupero sono chiamati a insegnare e seguire i detenuti nei lavori dei laboratori artigiani attivi all’interno del carcere. Raccontato fin qui tutto apparirebbe bello e funzionale, in realtà dietro le quinte il rischio che anche il Carcere di Orvieto sia destinato a chiudere è abbastanza reale.

Infatti, come è noto e riportato da molte associazioni che si occupano della salvaguardia dei diritti dei detenuti: “i problemi si fanno sentire nella progettazione di attività formative qualificanti e che prevedano un reinserimento lavorativo, dato che la carenza di fondi rischia di vanificare la concreta realizzazione di percorsi lavorativi di reinserimento, requisito fondamentale per consentire il passaggio dalla detenzione attenuata alla libertà”.

Ergo: se le istituzioni carcerarie non intervengono per reperire questi fondi i laboratori non si attiveranno e senza i percorsi lavorativi l’Ica non può esistere. E a dire il vero, in molti hanno sollecitato queste istituzioni, ma pare che da quell’orecchio non vogliano sentirci. Perché?

Per non dimenticare la situazione della carenza di agenti e le ultime vicende di cronaca. Anche in questo caso cosa intendono fare le istituzioni carcerarie? La domanda sorge naturalmente spontanea: "Quale sarà il destino del Carcere di Orvieto?". Un altro “scatolone” vuoto lungo Via Roma, oppure l’avvento del nuovo anno sarà di buon auspicio per mettere tutti intorno ad un tavolo e trovare una soluzione? Basterà attendere.