cronaca

Bassetti: "Se non vinciamo la paura del diverso non avremo futuro"

sabato 9 luglio 2016
Bassetti: "Se non vinciamo la paura del diverso non avremo futuro"

"Se non vinciamo la paura del diverso non avremo futuro". E' stato l’appello forte e coinvolgente lanciato dal Cardinale di Perugia Gualtiero Bassetti dal palco della convention “L'impegno dei cattolici democratici nella politica di oggi tra solidarietà e legalità”. Due giorni - venerdì 8 e sabato 9 luglio - di dibattiti e confronto sui temi della solidarietà, della legalità nella politica nazionale ed europea organizzato dal Centro Studi Aldo Moro in collaborazione con L’Unità.

“La nostra Italia e l’Europa - ha spiegato il Cardinale Bassetti - hanno bisogno di uomini che tramite la politica si facciano servitori della gioia per tutti. Noi come cristiani dobbiamo saperci assumere le nostre responsabilità, abbiamo il dovere di interessarci della cosa pubblica, di presentare progetti e di osservare critiche quando ce ne sia bisogno. Dobbiamo agire con la consapevolezza e la responsabilità di essere vicini a quanti si caricano sulle spalle il peso del governo”. Bassetti ha poi posto in evidenza “la necessità e l'urgenza di costruire in Italia e in Europa un nuovo patto sociale per sconfiggere le nuove disuguaglianza e promuovere un modello di sviluppo più equo e giusto, e in questo senso l'impegno dei cristiani non è solo auspicabile ma doveroso”.

Per parlare di umanità, Bassetti ha “scomodato” La Pira e Papa Francesco, ricordando che “l’amministratore è chiamato a stare vicino al popolo e a risolverne i problemi”. Guardando al futuro dell’Europa il Cardinale di Perugia ha invitato a dare forma a “un nuovo umanesimo” che si costruisce “dialogando, generando e integrando”.

L’Europa è i cambiamenti generati dall’evento Brexit sono stati il tema cardine del seminario che ha aperto il pomeriggio al quale hanno partecipato il Vice Presidente dell’Europarlamento David Sassoli, l’europarlamentare Enrico Gabarra, il consigliere regionale della Basilicata Vito Santarsieto e il Presidente della Commissione Ambiente della Regione Umbria, Eros Brega. Proprio per il presidente Brega le evoluzioni del quadro politico europeo non devono ripercuotersi sulla tenuta sociale della collettività e sul ruolo di sostegno alle economie nazionali cardine della strategia di sviluppo dell’Ue.

Ad aprire il confronto sul tema della solidarietà è stato l’onorevole Giuseppe Fioroni. "Anche oggi - ha detto Fioroni aprendo il suo intervento - è possibile fare una politica diversa, in un altro modo, una politica radicata sui territori e del vivere bene, che non rinnega le proprie radici e i propri valori che non sono solo il passato ma il nostro futuro. Moro parlando ai giovani tanti anni fa diceva che una politica basata solo su tecnicismo e sulla moda cura solo l'oggi e rischia di essere anche dannosa. Contiene il germe del degrado. Votare qualcuno a prescindere alimenta solo un grande mercato dove si compra e ci si vende. Noi diciamo no a una politica egoista e narcisa che diventa fragile e violabile come i territori”. Passaggio chiave quello di Fioroni sul futuro del Partito democratico. "Credo - ha ribadito il presidente della Commissione d’inchiesta sulla morte di Aldo Moro - che sia riduttivo e miope chi pensa che la strada da seguire sia quella di dare più spazio alla sinistra, semmai si deve guardare alla prateria smisurata di persone che sono moderate e che credono nei valori evangelici”.

A chiudere la prima giornata del Convegno, è stato il vice segretario del Pd, Lorenzo Guerini soffermandosi sul tema del Referendum Costituzionale. “L'appuntamento del prossimo autunno del referendum costituzionale - ha detto Guerini - vorrei che potesse unire il paese, cercando di dare a quell'appuntamento il significato che ha, rispettando le opinioni diverse. Non dirò mai che chi vota no è nemico dell'Italia ma non accetto che si dica che chi vota si è un attentatore della democrazia".


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