cronaca

Tassa sui rifiuti: la minoranza attacca, Gnagnarini replica “realtà fantasiosa”

venerdì 28 agosto 2015
Tassa sui rifiuti: la minoranza attacca, Gnagnarini replica “realtà fantasiosa”

L’arrivo delle tasse coincide sempre con quel mal di pancia che non bada a convenevoli, specie quando i bollettini arrivano nell’ultimo scampolo di vacanze.

A Orvieto, ma del resto in tanti altri comuni del comprensorio, nei bar e nelle strade si parla di Tari. La tassa sui rifiuti (meglio riassumerla in questo modo anche se non corretto ma più comprensibile per tutti) oltre a cambiare nome per quest’anno cambia anche “struttura” rientrando in parte nelle competenze dell’ATI regionale e conseguentemente alla gestione operativa di Asm e Cosp.

La riorganizzazione, partita dallo scorso anno, si è conclusa più o meno nello stesso periodo in tutti i comuni del comprensorio orvietano che entro il 2015 avranno la loro raccolta differenziata. E’ chiaro che, però, le novità coincidono spesso con qualche ripercussione - più o meno esosa - per gli utenti.

Dunque non potevano mancare malumori di varia natura sull’aumento delle tariffe Tari sia a Orvieto sia in altri paesi del comprensorio. Ad esempio a Castel Giorgio, questa sera (venerdì 28 agosto alle ore 21) l’amministrazione Garbini ha convocato una riunione pubblica per affrontare la questione. Sui social network alcuni abitanti dell’Alfina hanno diffuso il loro conto della Tari che addirittura sfiora i 4mila euro.

Sulla Rupe ad accendere la miccia sono gli esponenti della minoranza. “Arrivano le cartelle TARI e le rassicurazioni fornite da Sindaco, Giunta e Consiglieri di maggioranza sulla invarianza delle tariffe, vengono inesorabilmente tradite dai fatti - tuona il capogruppo di FdI, Andrea Sacripanti. Il servizio rifiuti costa di più per famiglie ed esercizi commerciali e lo dimostrano le lunghe file di cittadini che in questi giorni stanno prendendo d'assalto gli uffici comunali per ricevere spiegazioni sugli aumenti delle bollette che si sono visti recapitare”.

L’assessore competente, Massimo Gnagnarini, non perde tempo a chiarire la situazione. Evidenziando l’iter rispettoso della normativa e ricordando che “il massimo carico fiscale per i cittadini sui rifiuti si è registrato nel 2013, è calato nel 2014 ed è risalito nel 2015”, Gnagnarini non si fa intimorire e passa al contrattacco: “Se poi in questi giorni, in occasione della consegna delle cartelle di pagamento agli utenti, taluni esponenti politici della nostra città si giuggiolano nel raccontare una realtà diversa e fantasiosa al fine di gettare discredito sulla Giunta del Comune di Orvieto sottintendendo che le bollette troppo care dipendono da un turpe proposito di fare cassa da parte del Comune oppure, come qualche ingenuo tra questi si è perfino spinto a scrivere , che l'assessore ai Tributi in quanto impiegato di banca ha fatto pagare di meno queste aziende a scapito di altre o dei cittadini manipolando o interpretando pro domo propria i parametri delle tariffe stabilite dalla legge, allora, restando in tema , è lecito affermare che tutta questa “fuffa” non fa altro che alimentare e appesantire il ciclo dei rifiuti”.

Sacripanti: "Le rassicurazione dell'amministrazione inesorabilmente tradite"

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