cronaca

L'Ospedale di Orvieto polo dell'emergenza per Umbria e Lazio, c'è l'accordo

venerdì 20 febbraio 2015
di Gabriele Anselmi
L'Ospedale di Orvieto polo dell'emergenza per Umbria e Lazio, c'è l'accordo

Sarà l’ospedale di Orvieto il fulcro dell’accordo sanitario tra Umbria e Lazio. A tracciare la strada per rendere operativo l’impegno assunto tra i presidenti della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e quello della Regione Umbria, Catiuscia Marini, sono stati i direttori generali della Asl Umbria 2, Sandro Fratini, e della Asl di Viterbo, Luigi Macchitella, che si sono incontrati nella sede ospedaliera di Terni per valutare i dettagli della convenzione per il nuovo sistema di assistenza sanitaria interregionale.

Al centro della discussione la gestione dell’emergenza, argomento che maggiormente “preme” ai dirigenti della sanità laziale considerando le reali difficoltà di collegare la zona dell’Alto Lazio con l’ospedale di Viterbo. Di conseguenza il naturale punto di riferimento diventerebbe - ma già lo è ormai da tempo e soprattutto da quando l’ospedale di Acquapendente ha subito notevoli riduzioni - l’ospedale di Orvieto identificato, sia da Fratini, sia da Macchitella, come il presidio chiave della convenzione sanitaria tra Umbria e Lazio. “Essenzialmente - ha spiegato Macchitella - la sinergia tra la Asl di Viterbo e quella dell’Umbria riguarda l’ospedale di Orvieto che diventerà il punto di riferimento per le aree confinanti della provincia di Viterbo che hanno reali difficoltà di collegamenti con il capoluogo.

Sulla base di questa considerazione si andrà all’elaborazione della Convenzione tra le due aziende sanitarie prevedendo un naturale potenziamento del presidio orvietano che potrebbe coinvolgere anche personale medico proveniente dal Lazio. Nell’ambito della convenzione - mette in chiaro il diggi della Asl di Viterbo - il funzionamento del servizio di primo soccorso, ovvero il 118, verrà analizzato con estrema attenzione in quanto le ambulanze dovranno lavorare nella migliore efficenza tra i due territori”. Dello stesso avviso il direttore generale della Asl Umbria 2, Sandro Fratini, che ai tempi della direzione sanitaria dell’ospedale di Foligno aveva come direttore generale proprio Macchitella.

“Abbiamo avuto sicuramente un incontro prolifico e produttivo - spiega Fratini - nel quale si è iniziato a definire quali saranno i protocolli legati all’emergenza urgenza. Infatti, per quanto si può considerare ampia l’intesa sanitaria tra le due regioni, all’atto pratico la convenzione che si andrà a sottoscrivere verterà prevalentemente sulla gestione delle emergenze presso l’ospedale di Orvieto, specialmente quelle legate alle patologie ‘tempo dipendenti’. Di fatto, l’area del territorio laziale che ricadrà maggiormente sull’Umbria è proprio quella di Acquapendente, lago di Bolsena e Teverina, che già usufruisce dei servizi dell’ospedale di Orvieto. Per questo - ribadisce il direttore umbro -, il presidio orvietano dovrà essere potenziato per accogliere un ulteriore aumento di pazienti. Dovranno essere garantite maggiori risorse, specialmente per quanto riguarda il personale e, in questo caso, quale potrà essere il contributo dal Lazio”.

Fondamentale nella convenzione sanitaria tra “Orvieto e Alto Lazio” sarà il funzionamento del 118. “Mediante un sistema ben organizzato e uniforme - aggiunge il diggi della Asl Umbria 2 - saranno modulate le attività del 118 per raggiungere e trasferire a Orvieto i pazienti laziali”. Questa prima fase che riguarderà l’emergenza urgenza dovrebbe iniziare a funzionare almeno entro l’estate, mentre per le altre prestazioni sanitarie programmate ci sarà tempo per affinare le collaborazioni tra Umbria e Lazio che, a quel punto, andranno a riguardare anche altri ospedali del versante ternano.


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