cronaca

Il sindaco si rivolge al prefetto: "No alla chiusura del presidio polfer"

martedì 15 luglio 2014
Il sindaco si rivolge al prefetto: "No alla chiusura del presidio polfer"

Forte preoccupazione per la paventata chiusura del presidio di polizia ferroviaria di Orvieto. E' quella espressa dal sindaco di Orvieto Giuseppe Germani a nome dei primi cittadini dell’Orvietano e dei vicini Comuni del Lazio in una lettera indirizzata al prefetto di Terni Gianfelice Bellesini. Di seguito il testo integrale.

“Mi rivolgo a Lei, Signor Prefetto, anche a nome dei Sindaci dei Comuni del Comprensorio Orvietano e dell’Alto Lazio per rappresentarle la grande preoccupazione con la quale stiamo vivendo l’annunciata chiusura del presidio Polfer presso la stazione ferroviaria di Orvieto. Il provvedimento è inserito nel piano di revisione degli uffici della Polizia di Stato elaborato dal Ministero degli Interni e risponde ovviamente a criteri di risparmio della spesa pubblica. Le comunità locali però possono e devono rappresentare le conseguenze che l’adozione di questi provvedimenti comporta, non sempre completamente note e mai comunque discusse con gli amministratori locali che sono in grado, perché il territorio lo vivono nella quotidianità, di rappresentare un quadro più attinente alla realtà.

Nel precisare che noi Sindaci non poniamo la questione come ‘difesa di campanile’, sarebbe forse anche giustificabile ma non è nel nostro ruolo istituzionale, vorremo invece rappresentarle la nostra posizione come formale istanza affinché si possa avviare un confronto sulla obiettiva utilità del servizio svolto dalla Polfer di Orvieto e se ne valutino attentamente le conseguenze della eventuale soppressione. Tutto ciò affinché ella possa a sua volta sottoporle agli Organi Ministeriali e della Polizia di Stato competenti in materia. Di seguito le nostre considerazioni: la stazione ferroviaria di Orvieto è situata sulla linea ferroviaria storica Roma-Firenze (cd. Lenta) ed è interconnessa alla Linea Alta Velocità Napoli-Milano (cd. Direttissima) che è la più importante linea di comunicazione del Paese e rispetto alla quale Orvieto è in posizione baricentrica; la Città di Orvieto ha una forte presenza di turisti che per la quasi totalità transitano nella stazione ferroviaria, poiché presso la stazione c’è il parcheggio dei pulmann e i turisti utilizzano il sottopasso ferroviario da cui inizia il sistema della mobilità alternativa; molto forte è il fenomeno del pendolarismo (studenti e lavoratori) perché la stazione di Orvieto è utilizzata non solo dai cittadini residenti in Orvieto ma anche da numerosi cittadini dei Comuni del Comprensorio e dell’Alto Lazio; dopo le ore 21.00 e fino alle ore 6.00 del giorno successivo la stazione non è presidiata neanche dal personale di Trenitalia, avendo ormai eliminato il dirigente di movimento per l’intera giornata e il personale di biglietteria per il turno di notte; la stazione ferroviaria è, quindi, un luogo di grandissima frequentazione con scarso controllo che la soppressione del presidio Polfer renderebbe addirittura nullo; peraltro già ora si registrano episodi di microcriminalità e di vagabondaggio, nonostante gli sforzi delle poche risorse impegnate nel presidio Polfer.

La sua attenzione al nostro problema e il suo impegno per la migliore soluzione possono essere molti utili per mantenere quei livelli anche minimi di sicurezza di cui la collettività sente sempre di più il bisogno. Può contare sulla mia personale disponibilità e su quella degli altri colleghi Sindaci, per esaminare il problema e trovare soluzioni adeguate a tutela dei cittadini. Resto in attesa di ricevere un suo gradito cenno di riscontro, anche per informare gli altri Amministratori locali, e le porgo i miei migliori saluti”.