cronaca

Arrestati i responsabili della morte di Daniele Cavalloro e di un fiorente giro di droga sulla Rupe

sabato 18 maggio 2013
Arrestati i responsabili della morte di Daniele Cavalloro e di un fiorente giro di droga sulla Rupe

Si è conclusa la complessa attività d'indagine dei militari della Compagnia Carabinieri di Orvieto che, nella serata di giovedì 16 maggio ha portato, per esecuzione della custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Orvieto su richiesta della Procura, all'arresto a Roma e a Orvieto di tre uomini, due italiani e un nigeriano, ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti sia a Orvieto che a Roma. Per due di loro è scattata anche l'imputazione prevista dall'art. 586 del codice penale - morte come conseguenza di altro delitto - in quanto ritenuti colpevoli di aver procurato lo scorso marzo la morte per overdose del giovano trentenne orvietano Daniele Cavalloro. Sono dunque finiti in carcere un 50/enne orvietano e un 40/enne nigeriano domiciliato a Roma, mentre il terzo, un 24/enne della Provincia di Grosseto, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.

Al risultato si è giunti attraverso un'intensa attività d'indagine avviata, sotto la direzione della Procura di Orvieto, nella seconda decade di marzo, quando nell'arco di 24 ore nel Comune di Orvieto furono rinvenuti cadaveri Daniele Cavalloro e il cinquantenne Emanuele Vita, entrambi deceduti per overdose da sostanze stupefacenti.

"Gli accertamenti svolti sui tabulati telefonici, le numerose testimonianze e informazioni raccolte dai militari della Stazione di Orvieto unitamente al Nucleo Operativo della Compagnia - riferiscono dall'Arma - uniti a prolungati servizi di osservazione e pedinamento posti in essere sia nel comprensorio orvietano che nell'hinterland capitolino, hanno permesso di appurare un fiorente giro di stupefacenti (cocaina ed eroina) sulla Rupe di Orvieto, messo in atto da un 50/enne locale, che avvalendosi del supporto di un pregiudicato nigeriano domiciliato in Roma riforniva diversi soggetti di età compresa tra i 30 e 50 anni. Proprio tra questi clienti vi era il 30/enne orvietano, deceduto per overdose nel mese di marzo, motivo per il quale i due sono anche indiziati del reato di morte come conseguenza di altro reato. Dall'attività d'indagine è emerso che anche un altro giovane grossetano, in maniera autonoma rispetto ai due sopra citati, aveva effettuato delle cessioni di stupefacente nel Comune di Orvieto nel mese di marzo".

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