cronaca

Incendio alla Romana Farine. Nuove rassicurazioni del Comune: "Nessuna presenza di fibre di amianto nell’aria e nell’ambiente"

venerdì 26 giugno 2009
di Monica Riccio

Nessuna presenza di fibre di amianto nell'aria e nell'ambiente a seguito dell'incendio alla "Romana Farine".
E' questo il risultato dei test ambientali effettuati in data odierna dai tecnici dell'ISRIM di Terni su incarico dell'ARPA UMBRIA. Sulla base della relazione rimessa dai tecnici, nei campioni effettuati e ripetuti vicino alla "Romana Farine" nell'area industriale di Bardano, vicino all'area delle Scuole primarie e Scuola Materna / Asilo Nido e, infine, in località Bardano Basso, tutti i test hanno dato il seguente risultato: ZERO FIBRE DI AMIANTO.
I i tecnici dell'ISRIM di Terni su incarico dell'ARPA Umbria hanno effettuato nella giornata di oggi altri rilevi e punti di monitoraggio nell'area che è stata interessata dall'incendio della "Romana Farine" di Bardano.

Intanto sono ancora al lavoro le squadre dei Vigili del Fuoco di Orvieto che dalla notte di mercoledi 23 giugno stanno cercando di contenere e sorvegliare l'incendio sviluppatosi in tre capannoni della Romana Farine di Fontanelle di Bardano.
L'azienda, che produce farine ed alimenti per animali, ha visto andare in fumo 2 milioni di euro di paglia e fieno destinati al ciclo produttivo di trasformazione e tre strutture di ricovero e stoccaggio. Bruciano ancora le balle di fieno e dal Comando dei Vigili del Fuoco si spera di riuscire ad avere accesso all'area nella giornata di domani. Sul fronte indagini sono al lavoro i Carabinieri della Compagnia di Orvieto per cercare di far luce sulle cause che possano aver scatenato il rogo anche se, al momento, non essendo possibile accedere all'area che è ancora in fiamme, gli inquirenti si sono limitati ad ascoltare alcune persone presenti al momento dello scoppio dell'incendio. Non è possibile sulla base degli elementi finora a disposizione delle autorità procedere ad una prima ipotesi sulla natura del disastro e, per ora, resta in piedi il fascicolo aperto in Procura e resta attivo il sequestro dell'area in questione.

Nel pomeriggio di giovedì, si è svolta una riunione di coordinamento della Protezione Civile, Vigili del Fuoco, ARPA dell'Umbria, ASL, presso la Sala Operativa della Protezione Civile a Fontanelle di Bardano alla presenza del Sindaco, Antonio Concina, dell'Ing. Capo del Comune, Mario Angelo Mazzi, dell'Ing. Roberto Sacco Responsabile dell'Ufficio Ambiente del Comune, del Responsabile della Protezione Civile di Orvieto, Giuliano Santelli, dell'Ing. Proietti dei Vigili del Fuoco di Terni, dell'Ing. Sandro Posati dell'ARPA Umbria e dai tecnici della Prevenzione dell'Asl n. 4.
Sulla base dei risultati delle analisi e della situazione riferita dai Vigili del Fuoco, dalla sede comunale è stato emesso un comunicato stampa volto a rassicurare la cittadinanza sulla non pericolosità per la popolazione e per l'ambiente dei fumi sprigionatisi dall'incendio.
Le ultime analisi eseguite dai tenici dell'ARPA saranno pronte in un paio di giorni; è stato ampliato il raggio di controllo e monitoraggio dell'aria e del terreno. Non appena i risultati di questi ultimi prelievi saranno pronti probabilmente si terrà una nuova riunione per analizzare la situazione che al momento è ritenuta sotto controllo e senza particolari problemi per la popolazione.
Sul posto si alternano 24 ore su 24 le squadre dei Vigili del Fuoco a garantire sicurezza e a salvaguardia del territorio. Si attende che il rogo sia completamente spento e la pioggia di queste ore probabilmente darà una grossa mano alle operazioni di spegnimento.

Nonostante le rassicurazioni dall'Ufficio del Sindaco, massima autorità sanitaria del Comune, i cittadini però non sembrano convinti. La fuliggine ritrovata su terrazzi e davanzali, il denso fumo che si è sprigionato per tutta la prima giornata di incendio, il ritrovamento di amianto nei materiali a terra, confermato dalle analisi eseguite sui campioni di terreno, non fanno pensare a nulla di buono. Molti sono i commenti giunti alla nostra redazione che si interrogano sia sulla effettiva pericolosità dei fumi, sia sulla qualità dell'aria che stiamo tutti respirando, sia sulle modalità di intervento. Si critica la non tempestiva riunione di tutte le forze coinvolte, si critica la poca informazione ufficiale che avrebbe dovuto rassicurare, o allarmare i cittadini fin dalle prime ore del mattino. Molti si interrogano sulle coperture della struttura che sta bruciando, sul fatto che sia stata o meno costituita da materiale pericolosi e fuori legge (come l'eternit) e, non ultimo, su come la ASL abbia permesso che simili strutture siano ancora in uso nel nostro territorio. Dalla cittadinanza preoccupata si percepisce il bisogno di chiarezza. Si cercano risposte. Certe. Inequivocabili. Si vuole essenzialmente sapere se abbiamo o meno respirato aria insalubre, e se nei terreni e nelle falde acquifere dobbiamo aspettarci problemi per gli anni a venire. La cittadinanza ha diritto di sapere. Noi, da queste pagine, di più non possiamo fare.