cronaca

Il SII condannato per il distacco idrico nei confronti di Giulio Montanucci

sabato 21 giugno 2008
E’ finita con la condanna del direttore generale del Servizio idrico integrato, l’ingegner Mauro Latini, la vicenda del distacco del contatore che lo stesso SII aveva operato, nel marzo 2007, nei confronti del cittadino orvietano Giulio Montanucci, del gruppo de "Il Manifesto", volontariamente moroso per una forma di disobbedienza civile verso l'acqua non più pubblica e il forte rincaro del servizio. Montanucci, assistito dall'avvocato Angelo Ranchino, aveva denunciato il SII per esercizio abusivo delle proprie ragioni, in quanto per operare al distacco era stata violata la proprietà privata in cui il contatore era installato. A fronte della minaccia del distacco l'utente, con atti formali e con forme legittime di resistenza passiva, aveva ripetutamente resa nota la volontà di non consentire l'ingresso nelle pertinenze della propria abitazione dove si trovava il contatore, ma il SII era poi riuscito nel proprio intento inviando due operai a compiere l'operazione senza preavviso, lasciando senza acqua per mesi la famiglia del disobbediente. Il lungo procedimento si è concluso lo scorso 2o giugno, quando il Giudice Monocratico del Tribunale di Orvieto, Dott.ssa Elisa Fornaro, ha dato lettura della sentenza, condannando penalmente il Direttore del SII per aver esercitato abusivamente le proprie ragioni senza ricorrere all'Autorità Giudiziaria, operando il distacco ed entrando nella proprietà privata senza un ordine del giudice, dinanzi al quale i disobbedienti avevano intenzione di difendersi contestando la legittimazione della società privata, la costituzionalità delle norme che avevano condotto alla privatizzazione dell'acqua, l'inesistenza di un contratto con gli utenti per l'erogazione del servizio. Il Giudice ha condannato il SII anche al risarcimento dei danni ai tre abitanti dell'appartamento, in considerazione del fatto che sono rimasti per ben dieci mesi senz'acqua, bene di primaria necessità, costretti a procurarsela con conenitori portati a spalla fino al proprio domicilio. Il risarcimento è stato richiesto dalla parte civile in una cifra dell'ordine di 22mila e 500 euro. L'Avv. Angelo Ranchino, nel suo procedimento di difesa, ha anche rappresentato che le operazioni di distacco erano state avanzate con particolare accanimento nei confronti di Giulio Montanucci, debitore di poche decine di euro, mentre non erano stati oggetto di distacco società o enti debitori di migliaia di euro, facendo supporre che a monte del distacco potesse esserci la particolare attività civica e politica di Montanucci che, attraverso il proprio giornale murale e interventi in varie sedi, aveva sempre osteggiato, ideologicamente, la privatizzazione del servizio idrico.