cronaca

Scuola di Sferracavallo, ripartono i lavori dopo il falso ingegnere

mercoledì 14 settembre 2005
Proprio in concomitanza con l'inizio dell'anno scolastico, prendono il via nella Scuola Elementare di Sferracavallo i lavori di consolidamento della parte vecchia dell'edificio. Si scrive così la parola fine anche alla vicenda legata ai progetti fatti da Igino Orsini, il falso ingegnere che aveva elaborato i progetti di ristrutturazione ed ampliamento dell'edificio scolastico.
Nella serata di mercoledì 14 settembre, proprio presso i locali della scuola, l'amministrazione comunale, rappresentata dall'assessore Giuseppe Germani, ha voluto tenere una riunione con i genitori degli alunni per fare il punto della situazione dei lavori di consolidamento relativi alla parte vecchia dell'edificio e sui tanto attesi calcoli supplementari da effettuare rispetto alla parte nuova, quella progettata da Orsini.

Ad illustrare quali siano stati i passi compiuti dall'amministrazione per risolvere i possibili problemi di sicurezza della scuola, che tanto avevano scaldato gli animi dei genitori degli alunni nei mesi scorsi, c'erano il nuovo progettista, l'ingegner Carboni, e l'ingegnere Sacco del Comune di Orvieto.
Per quanto riguarda la parte vecchia, i calcoli tecnici rielaborati dall'ingegner Carboni non hanno portato a grandi discrepanze con i precedenti progetti, ma siccome questi non potevano più avere alcun valore legale, si è dovuto procedere con la definizione di un intero progetto, rispettando tutta una serie di procedure che hanno inevitabilmente allungato i tempi, trascinando la data di inizio lavori fino ad oggi.

"Abbiamo preferito rifare tutto nei minimi dettagli", ha spiegato l'ingegnere, "vista l'importanza che riveste la sicurezza di un edificio scolastico abbiamo preferito prenderci qualche giorno in più senza rischiare niente. Per la parte nuova poi, abbiamo preferito addirittura procedere con l'esecuzione di alcune prove di carico sperimentali. Tali prove sono state eseguite proprio negli ultimi giorni di agosto e, nonostante si siano utilizzati dei carichi anche molto superiori a quelli richiesti per legge, la struttura si è rivelata in grado di supportare ogni tipo di sollecitazione".

L'ingegner Sacco ha successivamente riferito che tali prove sono state eseguite da un'azienda perugina specializzata in questo tipo di lavori, una delle più qualificate del centro Italia.

Ora quindi ci sono tutti i presupposti per portare a termine i lavori entro i 6 mesi previsti, sperando che davvero si possa mettere fine a questa vicenda che per vario tempo ha tormentato la vita di molte famiglie orvietane.
Dall'esterno non resta che constatare che, purtroppo, all'assemblea erano presenti soltanto una decina di persone e, sinceramente, viene da chiedersi che fine abbiano fatto quella moltitudine di genitori che solo pochi mesi fa si scagliavano contro tutto e contro tutti, arrivando anche a spedire lettere (anonime) alle varie redazioni dei giornali.
Sarà pur vero che i nostri amministratori sono troppo spesso "in ritardo con i tempi, spreconi, poco preparati e un po' arroganti", ma è anche vero che noi cittadini siamo un po' distratti nel giudicarli, utilizzando troppo spesso due pesi e due misure.
Ora speriamo solo che si meritino questa fiducia provvisoria, perlomeno per i prossimi 6 mesi.