cronaca
Morire per lavorare, la protesta del sindacato
martedì 26 ottobre 2004
Troppi incidenti sul lavoro in Umbria. Che nella nostra regione si continui a morire di lavoro è una triste realtà comprovata da tutte le statistiche, ma la situazione che si vive in agricoltura è maggiormente a rischio rispetto ad altri settori economici. Lo afferma il segretario regionale della Flai Cgil dell'Umbria Alessandro Petruzzi invitando allo stato di agitazione tutti i dipendenti delle aziende agricole dell'Orvietano dopo la morte del cinquattontenne ficullese Paolo Passeri, ucciso dal trattore che si è ribaltato e le cui esequie si celebreranno nella chiesa patronale giovedi.
“E’ arrivato il momento di dare un segnale visibile perché la sicurezza di lavoro nell’agricoltura è messa seriamente a rischio – spiega Petruzzi – tra stagionalità, lavoro nero, precarietà e la grande varietà di prestazioni professionali esistenti si assiste ad un progressiva riduzione dei margini di sicurezza. Come sindacato, chiediamo che ci sia uno sforzo comune per garantire maggiore formazione a chi lavora in questo settore, ma anche più controlli”.
“E’ arrivato il momento di dare un segnale visibile perché la sicurezza di lavoro nell’agricoltura è messa seriamente a rischio – spiega Petruzzi – tra stagionalità, lavoro nero, precarietà e la grande varietà di prestazioni professionali esistenti si assiste ad un progressiva riduzione dei margini di sicurezza. Come sindacato, chiediamo che ci sia uno sforzo comune per garantire maggiore formazione a chi lavora in questo settore, ma anche più controlli”.
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