cronaca

Ferragosto con pericolo attentati.

sabato 14 agosto 2004
di Gabriele Anselmi

Duomo e diga di Corbara controllati a vista per l’allarme attentati. Dopo le minacce di attentati terroristici che Al Qaeda ha fatto contro l’Italia e l’allarme diramato dal ministero degli interni, anche ad Orvieto scattano le misure di sorveglianza per i probabili bersagli. Primo fra tutti il Duomo, considerato uno dei simboli della cristianità mondiale è dunque quello che viene controllato maggiormente. Da tempo sono in funzione delle telecamere che sorvegliano gli ingressi e la piazza del Duomo, costantemente giorno e notte.

Le forze dell’ordine hanno intensificato i loro controlli predisponendo delle attività continue di vigilanza durante l’intero arco della giornata. Non soltanto la cattedrale è stata inserita nell’elenco dei monumenti da sorvegliare, anche il pozzo di San Patrizio, luogo in cui si concentra il maggior numero di turisti, è monitorato dalle forze dell’ordine. In altre occasioni erano state predisposte misure di sicurezza per i monumenti simbolo della città. Nel 2001, in seguito all’attentato dell’11 settembre, in tutto il mondo scatto l’allarme attentati, ed ad Orvieto vennero adottate speciale misure di sicurezza e intervento per scongiurare qualsiasi pericolo.

L’allarme rimane alto per tutta la settimana di ferragosto, vista la notevole affluenza di turisti che in questi giorni invade la rupe. La sorveglianza delle forze dell’ordine interesserà anche il palazzo comunale, quello del tribunale e altre strutture importanti della città. Il livello massimo di controlli è comunque stato indirizzato alla diga di Corbara, un possibile obiettivo sensibile che, ormai da tempo, viene presidiata giorno e notte dall'Esercito. Carabinieri, polizia e guardia di finanza si sono spartiti tutti i punti da tenere sotto osservazione all’interno della città. In questo caso non si tratta però di sorveglianza ventiquattro ore su ventiquattro come nel caso delle diga, ma di quella che viene definita "vigilanza dinamica" che si manifesta cioè con controlli periodici dei siti in questione.

La vicinanza con Roma è un altro fattore che rende la diga di Corbara una delle strutture maggiormente controllate. In questi casi, comunque, le forze dell’ordine invitano gli abitanti a mantenere la calma. Le attività di sorveglianza e controllo dei monumenti più simbolici, vengono previsti anche in momenti dell’anno in cui non si verificano particolari situazioni. Le ultime minacce di Al Qaeda contro lo stato Italiano hanno comunque messo in allarme il ministero degli interni che su scala nazionale ha previsto un pino dettagliato di controllo e monitoraggio, costantemente aggiornato.