cronaca

Nuovi sviluppi nell'indagine sul racket degli stranieri

martedì 22 giugno 2004

Prosegue l'indagine dei carabinieri e della procura sul racket dei lavoratori stranieri sfruttati da un'organizzazione di albanesi e macedoni. Due giorni fa č finito in manette un piccolo imprenditore di Allerona di quarantadue anni titolare di un'impresa boschiva che aveva assunto uno degli stranieri in questione. L'uomo, nei confronti dei quali č stato ipotizzato il reato di assunzione clandestina di manodopera, ha comunque ottenuto immediatamente gli arresti domiciliari. L'indagine aveva preso le mosse dal rinvenimento in un casale nella zona tra Fabro e Cetona di un lungo elenco di lavoratori in nero che erano sfruttati dai propri connazionali.

 Questi ultimi li collocavano al lavoro in aziende agricole toscane ed umbre ed i ristoranti, ma ogni mese si facevano pagare una tangente dai loro protetti. Adesso si stanno identificando anche i datori di lavoro che, pur non essendo evidentemente a conoscenza degli episodi di sfruttamento dei loro dipendenti, sono comunque sospettati di assunzioni irregolari e, quasi sempre, anche di assunzione di manodopera clandestina. Stando a quanto accertato dai carabinieri, il giro di denaro legato al racket avrebe fruttato diverse migliaia di euro al mese al gruppetto di macedoni ed albanesi che gestiva l'affare.