cronaca

"Ho paura per mio marito, ma a farmi coraggio ci sono i miei figli"

venerdì 14 novembre 2003

E' partito oggi per una località dell'Iraq vicino a Nassirya per svolgere alcune operazioni di supporto alle truppe italiane. Sergio Mattei, quarantatree anni di Orvieto, maresciallo dell'Esercito appartenente al Quarto Reggimento Cavalleria dell'aria Scorpione di Viterbo ha salutato la moglie Mara ed i figli Riccardo di sedici anni, Lorenzo di quattordici e Giulia di sei. Proprio mentre stava compiendo gli ultimi preparativi in vista della partenza, lo abbiamo raggiunto al telefono nella caserma di Viterbo rivolgendogli alcune domande.

E' la prima volta che partecipa ad un'operazione militare all'estero?

No, ho già fatto parte del contingente Onu quando venne effettuata la missione in Albania con la forza di intervento Kfor. Certo che adesso le condizioni sono diverse. Fino ad un'ora prima che venisse comunicata la notizia dell'attentato a Nassirya c'era un clima tutto sommato tranquillo mentre adesso non è la stessa cosa. Personalmente non so ancora quale sia il mio stato d'animo, me ne renderò conto solo una volta che sarò arrivato a destinazione e mi sarò reso conto di persona di come è la situazione.

A casa lascia la sua famiglia, i suoi sono preoccupati?

E' inevitabile che sia così. Con me porto un teelfono satellitare che spero di poter utilizzare nel corso della giornata per poter parlare con mia moglie ed i ragazzi.

Di cosa si occuperà esattamente il Quarto Reggimento Cavalleria?

Questo non posso dirlo per motivi di riservatezza legati alle modalità dell'azione militare. Posso solo dire che si svolgerà vicino a Nassirya.

Se il maresciallo Mattei dimostra un notevole dose di fermezza e non lascia trasparire particolari timori, completamente diverso la stato d'animo della moglie Mara. "Non nascondo di essere preoccupata per questa missione che dovrebbe portare mio marito in Iraq per almeno una quarantina di giorni, compreso il viaggio in nave. L'altra sera, mentre guardavamo la televisione, la nostra figlia piu' piccola Giulia si è messa piangere ed ha chiesto al babbo di non farsi sparare. Per fortuna gli altri due figli piu' grandi stanno dimostrando grande coraggio e rincuorano anche me. Voglio anche ringraziare i miei fratelli e mia madre che ci stanno particolarmente vicini in un momento come questo".