cronaca

Orvieto riscopre il "ruzzolone".

venerdì 24 maggio 2002
Sabato e domemica lungo le piste dell'impianto sportivo di Ciconia e lungo la Strada di Corbara, si terranno le gare del 2° Campionato Italiano di "Lancio della forma di formaggio", promosso dalla Federazione Italiana Giochi. Il ritrovo dei partecipanti a questa specialità è per Sabato 25 maggio alle ore 8.00 presso l'Impianto Sportivo di Ciconia, seguirà alle ore 9.00 la cerimonia di apertura, mentre per le ore 10.00 è previsto l'inizio delle gare eliminatorie che termineranno alle ore 19.00 circa; Domenica 26 maggio alle ore 8.00 inizieranno le gare finale, che termineranno alle ore 12.00, seguiranno le premiazioni.

"Dopo cinquant'anni - afferma l'Assessore allo Sport, Massimo Frellicca - il lancio del formaggio torna sulla strada di Corbara. I giochi popolari debbono essere riscoperti e fatti conoscere soprattutto ai giovani, essi affondano le radici nel passato e sono fonte, pertanto, di cultura e tradizione. Il contatto diretto con la natura e l'ambiente rende questi sport fortemente educativi e da sostenere e diffondere".

Cenni storici sul gioco del Formaggio Il lancio del formaggio, come per i birilli, era sovente un gioco d'azzardo, la cui posta andava ben al di là della "forma" in palio. E' un gioco che può essere considerato esclusivamente garfagnino e tale è rimasto con tutte le sue caratteristiche primordiali attraverso il lento scorrere dei secoli. Questo passatempo all'aria aperta, ebbe inizio in tempi antichissimi, ha luogo in uno spazio aperto largo circa tre metri e mezzo e lungo circa duecento. Forme di formaggio di vario peso, talvolta anche di 15/20 Kg, aspettano sul tavolo di essere forate, cioè impegnate da due o quattro tiratori; si gioca generalmente a coppie, qualche volta in due, testa a testa come sul dirsi, e taluno, più in forze, per incitare a competere con lui, concede all'avversario il vantaggio di lanciare la forma alcuni metri o passi più in là dal segno tracciato per la via.

La foratura ha il sapore del rito agreste: si esamina lo spessore, il cassino, se ne osserva la conformazione per meglio adattarci il tricciolo e il briolo. Il ricciolo è una treccia di canapa, con la quale si cinge la forma stretta: termina con un cappio chiamato la manetta; sul briolo poggiano l'indice e il medio. I contendenti prima d'iniziare il gioco, provano la forma per stabilire il basso, cioè la parte più leggera al fine di equilibrarla ed evitare di farla uscire dal percorso. Il tiratore, dopo una rincorsa di tre o quattro metri, con un salto da il via alla forma. Intorno c'è chi incoraggia, chi insegna, chi indica i drenti, cioè due alberi o due paletti, entro i quali deve passare la forma. Infatti chi va fuori ed ha, come si dice in gergo garfagnino, scantonato, è squalificato e spesso sente rimproveri conditi con espressioni popolari dei sostenitori..