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Riccardo Fogli incanta il pubblico di Orvieto. Da 'Piccola Katy' in giù...

domenica 6 maggio 2007
di Monica Riccio
Serata speciale nell’ambito dei festeggiamenti per il trentennale della costituzione della parrocchia di Ciconia. A cantare sul palco arriva un Riccardo Fogli invecchiato nel volto ma non nella voce, e fin dalle prime note della famosissima “Piccola Katy” si capisce che la serata sarà un tuffo nel passato e un balzo verso il futuro di questo artista che ormai fa parte a pieno titolo della storia della musica italiana. Da Katy alla dolce e misteriosa fanciulla di una “Tanta voglia di lei” cantata dalla voce originale che in quegli anni d’oro infiammava le piazze e le ragazzine al seguito della band più famosa d’Italia, i Pooh, di cui Fogli era la voce. “Noi due nel mondo e nell’anima” cantata da un Fogli in felpa e sciarpone al collo, non ha nulla da invidiare alla più recente versione interpretata da Dody Battaglia che lo ha sostituito nel gruppo, anzi ne dipinge un sapore che solo gli estimatori del passato possono individuare tra le note. Un grande pubblico, di quello che Ciconia sfodera nelle occasioni speciali resta ad ascoltare il meglio dei successi di Fogli e le cover che il cantate propone, brani del peso de “I migliori anni della nostra vita”, rivisitata e cantata con un nuovo ritmo ma sempre bellissima. E il concerto emoziona e riporta la mente a estati fatte di Festivalbar e juke-box, di 45 giri e di pezzi di storia della musica italiana che rivivono sulle note della bellissima “Storie di tutti giorni” che il pubblico chiede in bis. 40 anni di vita nelle musiche di questo strano sessantenne che non nasconde l’età e non nasconde l’emozione nel cantare e affrontare nuove sfide canore interpretando grandi successi di colleghi cantanti. Qualche ruga sul viso, Riccardo non è più quel capellone con camicia a fiori, pantaloni a zampa di elefante, è un artista che ha vissuto storie non proprio di “tutti i giorni”, che ha consumato la vita e ne ha tratto storie e musiche da vivere, con alti e bassi, tasti neri e bianchi allineati in armonia perfetta. Un grande momento di musica, al di là dei gusti e delle mode, comunque un pezzo di storia.
Riccardo Fogli, classe 1947, muove i suoi primi passi nel panorama della musica italiana come cantante e bassista del gruppo "The Slenders". Ma è nell’estate del 1966 che la sua carriera subisce la svolta decisiva con l’ingresso nei Pooh, con i quali ha suonato fino al 1973, contribuendo al successo del gruppo al quale è legato ancora oggi da profonda amicizia ("Piccola Katy", "Tanta voglia di lei", "Pensiero", "Noi due nel mondo e nell'anima", "Opera Prima", "Alessandra" sono solo alcuni dei brani più famosi portati al successo dalla band in quegli anni d’oro). Fogli lascia i Pooh in un periodo forse un po’ tormentato da storie complicate e incerte, scegliendo di proseguire da solo la sua strada di attenta ricerca della propria dimensione artistica e professionale, misurando le proprie scelte, costruendo un repertorio fatto di bellissime canzoni, molte delle quali sono diventate dei grandi successi a partire dal primo singolo come solista “MONDO”. Nel 1981 partecipa al Festivalbar e vince con il brano “MALINCONIA” che resta uno dei suoi brani più conosciuti. La consacrazione definitiva per Fogli arriva nel 1982 con la vittoria al Festival di Sanremo grazie alla canzone "STORIE DI TUTTI I GIORNI". A maggio del 1995 esce per la nuova Fonit Cetra "FOGLI SU FOGLI", lavoro particolare perché è registrato in diretta con i propri musicisti (Roby Facini, Pietro Cantarelli ed Ugo Manfredi), con l'aggiunta alla batteria di Giovanni Pezzoli degli Stadio e di Massimo Luca alle chitarre, con suoni acustici semplici ed efficaci; lavoro particolare perché, oltre all'inedito "MONICA", vengono riproposti i brani migliori del suo repertorio che hanno scandito la sua lunga carriera.