costume
Oggi prima prova della maturità 2006. Ma ieri... ieri notte prima degli esami
mercoledì 21 giugno 2006
di Davide Pompei
Si erano dati appuntamento alle 21, 21:30 in Piazza Duomo. Erano in tanti provenienti da tutte le scuole di Orvieto: Classico, Scientifico, Artistico, Ragioneria, Geometri e Professionale, i giovani maturandi degli esami di stato di quest’anno. Classe 1987, o giù di lì. Al tradizionale assalto alla Gelateria Pasqualetti per la granita al caffè con panna o il cono da due euro ha partecipato anche qualche prof. Finito il gelato, il cucchiaino viene conservato fino agli orali e, finiti gli esami, verrà gettato fuori dalla finestra della scuola. Il rito scaramantico è più o meno conosciuto da tutti e praticato secondo sfumature e piccole varianti che cambiano di anno in anno. Si ride e si scherza con i compagni, per esorcizzare la paura per la versione o l’angoscia da terza prova, per scongiurare brutte sorprese e sperando di scucire al prof qualche indiscreto suggerimento per affrontare bene scritti ed orali o semplicemente per viverli serenamente. Poi su tutto scende la luna e, immancabile, da qualche autoradio arriva la solita “Notte prima degli esami” di Venditti.
In tutta Italia sono circa 485 mila, ad Orvieto oltre 300, gli studenti delle scuole secondarie superiori che da oggi sono alle prese con la Maturità. La prima prova in calendario, come sempre uguale per tutte le scuole, è il tema di italiano, giovedì poi è la volta del secondo scritto: versione al classico, problema allo scientifico ed esercizi negli istituti tecnici. Il tradizionale calendario, che prevedeva due prove scritte in giorni consecutivi e la terza dopo un piccolo break, quest’anno è saltato. La terza prova non si svolgerà per tutti gli studenti nello stesso giorno. La data fissata per lo scritto preparato dalla commissione interna, lunedì 26 giugno, coincide infatti con lo svolgimento del referendum costituzionale, costringendo i ragazzi che devono sostenere l’esame di maturità a un tour de force. In gran parte delle scuole gli scritti si effettueranno il 21, 22, 23 giugno. Tre giorni no-stop sui banchi, senza soste. Passando da un vocabolario a una calcolatrice.
La consultazione popolare coinvolgerà anche la prosecuzione, nei licei artistici e negli istituti d’arte, della seconda prova grafica o scritto-grafica che inizierà giovedì 22 giugno dal momento che le istituzioni scolastiche, sede di seggio, dovranno mettere a disposizione delle amministrazioni comunali i locali dal pomeriggio di venerdì 23 giugno (sino a martedì 27 giugno). Le aule servono per votare e i ragazzi devono velocizzare il loro lavoro per non intralciare quello degli scrutatori. In un primo momento al Ministero dell’Istruzione si era cercato di aggiustare le cose inviando una nota ai direttori degli uffici scolastici regionali: velocizzare al massimo le operazioni di “sgombero” per effettuare la terza prova scritta il primo giorno disponibile. Ma un’attenta ricognizione degli edifici adibiti a seggio ha confermato che esiste una grande differenziazione dei tempi per il ripristino dei locali. Non solo fra regione e regione e fra istituto e istituto, ma anche fra diverse aule della stessa scuola. Per garantire un’omogeneità dei comportamenti, il Ministero dell’Istruzione ha così anticipato, con un decreto, i test a venerdì 23. Eccetto per i licei artistici e gli istituti d’arte nei quali la seconda prova si articola in più giorni.
Sebbene le scuole superiori orvietane non siano sede di seggi elettorali, anch’esse sono state coinvolte dal provvedimento. “Ci aspetta una maturità più dura del solito. Bisognerebbe trasferire le sedi elettorali nelle caserme e negli edifici militari, ormai quasi vuoti. E qui ad Orvieto, di caserme vuote ne sappiamo qualcosa” è l’opinione che circolava nell’aria ieri notte, in Piazza Duomo insieme al toto-tema e alle ultime “fughe di notizie dal Palazzo”. Pascoli, Mazzini, Chernobyl, etica e progresso, Papa Wojtyla, la Cina, il 60° anniversario della Repubblica Italiana, ma anche i reality, sarebbero tra i temi più gettonati di quest’anno. Altro rito è che già da tempo, su Internet, si è scatenata la ricerca e l’offerta di chi, cambiata idea sulla tesina, propone il materiale raccolto in cambio di aiuto per il nuovo lavoro oppure il cerca-prof per conoscere i curricula dei membri della commissione. In libreria vanno forte i temari, riassunti di libri in versione mignon, versioni di latino e greco già tradotte. In Germania, Olanda e Inghilterra addirittura sono in commercio scarpe da tennis made in Usa, le stripe shifter, con cui mandarsi messaggi a costi zero e all’insaputa degli insegnanti. Nate con l’idea di abbinare meglio scarpe e vestiti, ora sul web gli internauti sono già al lavoro per scrivere dei manuali di comunicazione a strisce. Il fenomeno “copio” preoccupa docenti e genitori, ma ogni generazione ha avuto le sue strategie. Perché alla maturità, in qualche modo si è sopravvissuti tutti.

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