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"Colori in Macro". In mostra gli scatti naturalistici ambientati nella Valle del Paglia

martedì 22 ottobre 2019
di Davide Pompei
"Colori in Macro". In mostra gli scatti naturalistici ambientati nella Valle del Paglia

"Quando il rapporto di riproduzione del soggetto è pari o superiore ad 1 (≥ 1:1), cioè quando le dimensioni dell'immagine su pellicola o sensore sono le medesime del soggetto su scala reale o superiori". È questa la definizione di "Macrofotografia" più accettata da manuali ed esperti in tecniche fotografiche che guidano chi cerca di ottenere immagini di soggetti molto piccoli, in prevalenza fiori ed insetti, tramite forti rapporti di ingrandimento.

Il risultato, però, è qualcosa di minuzioso che sfugge alle classificazioni per trasmettere emozioni. Succede con i trenta scatti realizzati in fine art da Roberta Cotigni e stampati nella dimensione di 50 per 30 centimetri che danno vita alla mostra "Colori in Macro", allestita nell'Atrio del Palazzo dei Sette e visitabile ad ingresso gratuito da sabato 26 ottobre – l'inaugurazione è alle 17.30 – a mercoledì 6 novembre, con il patrocinio di Comune, FIOF e Associazione Fotoamaorvieto.

Dodici giorni per un allestimento che, pur nella semplicità, come in una serra, punta a ricreare l’habitat del fiume ai piedi della Rupe in cui vivono tanti piccoli insetti. E un invito senza distinzione di età – rivolto a famiglie, giovani e su, appuntamento, anche alle scolaresche – a prestare nuovi occhi a un simile microcosmo che documenta e testimonia la ricchezza della fauna che popola il Parco Urbano del Paglia, bonificato e riqualificato dopo la violenta alluvione del novembre 2012.

La raccolta ha prodotto anche la stampa di un catalogo dal titolo "Macro fotografia...che passione" dedicato ai nipoti Alessandro, Edoardo e Mattia. "Il libro sempre aperto per tutti gli occhi – afferma la presidente per l'Umbria del Fondo Internazionale per la Fotografia e membro dell’Associazione Fotoamaorvieto – è la natura che ci circonda. Impariamo ai nostri figli ad osservare, ad apprezzare, a rispettare e ad amare".

A cogliere lo sguardo, curiosamente antropomorfo, di certe libellule, coccinelle, coleotteri, farfalle, vespe e mosche che volano, ronzano, friniscono e poi si posano e riposano su uno stelo, mentre l'obiettivo, paziente, ne spia respiri e movimenti. A muovere il tutto è la passione. La stessa che ha fatto avvicinare alla fotografia, l'autrice degli scatti. Prima quella subacquea, con le infinite sfumature del mare, dei suoi fondali ricchi, malgrado tutto, di fauna e flora stupefacenti.

E poi il paesaggio circostante, l’ambiente naturale, la bellezza in tutte le sue forme da contemplare, e immortalare, come primordiale forma di benessere. Più volte premiata e segnalata nelle più rilevanti rassegne e nei festival internazionali del settore, Roberta Cotigni ha unito così la passione per la fotografia al suo profondo legame con il territorio curando, per Orvieto, questo originale progetto fotografico di macrofotografia naturalistica.