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Xylella, la Camera approva il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva

venerdì 22 febbraio 2019
Xylella, la Camera approva il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva

Ha ottenuto il via libera da parte della commissione Agricoltura della Camera, il documento finale dell'indagine conoscitiva sull'emergenza legata alla diffusione della Xylella fastidiosa nella Regione Puglia. "Il comparto olivicolo pugliese – sottolinea il presidente della commissione Agricoltura, Filippo Gallinella – sta vivendo una delle sue crisi più grandi a causa della Xylella e degli ultimi eventi atmosferici che hanno ulteriormente messo in ginocchio la produzione. L’obiettivo di questo lavoro parlamentare era proprio quello di realizzare una fotografia della situazione attuale, con la consapevolezza degli interventi necessari da mettere in campo, grazie all'indagine conoscitiva sul tema che ci ha permesso di ascoltare tutti gli esperti e gli attori coinvolti.

Il voto praticamente unanime dimostra quanto sia necessario un intervento di tutti gli attori sul territorio: agricoltori, comuni, province, Regione, Stato devono mettere in pratica tutte le misure per fermare l’avanzata del batterio. Il Governo – prosegue Gallinella – ha stanziato i primi 100 milioni per fronteggiare l’emergenza: è stato approvato il decreto contenente il piano di interventi a firma del ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio, dopo consultazioni con tecnici e ricercatori, ed a breve sarà emanato il decreto legge emergenze che interverrà per risolvere il problema gelate ed eliminerà i cavilli burocratici che non consentono di intervenire tempestivamente quando viene individuata una pianta infetta. La Xylella fastidiosa deve essere eradicata laddove sia possibile e contenuta laddove l’eradicazione non sia più attuabile.

Oltre al monitoraggio, bisogna adottare un piano di lotta ai vettori, che si sviluppi privilegiando misure fitosanitarie di natura agronomica e fitoiatrica a basso impatto ambientale e deve essere incoraggiata nella zona infetta la riconversione verso altre colture, attraverso strumenti di sostegno al reddito degli agricoltori, anche al fine di aumentare la biodiversità nel territorio.

A tutto questo, si aggiunge la certezza che attraverso la definizione di un nuovo piano olivicolo, riusciremo ad aumentare la produzione, mantenendone alta anche la qualità. Questa calamità naturale – conclude Gallinella – deve infatti trasformarsi in un’occasione per avviare quella ristrutturazione del comparto olivicolo nazionale che manca all’Italia da 30 anni e bisogna fornire prospettive ad un intero settore, poiché tutto ciò rischia di trasformarsi in un dramma sociale e non più solo economico”.