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"Innovazione e strategie di sistema. Buone pratiche di cooperazione" a Villa Paolina

martedì 24 luglio 2018
di C.C.
"Innovazione e strategie di sistema. Buone pratiche di cooperazione" a Villa Paolina

Si è svolto venerdì 20 luglio, come annunciato, il terzo incontro della Rete Regionale di Innovazione Agroforestale (RAIN) del progetto AFINET (Agroforestry Innovation Network) finanziato dal programma europeo Horizon 2020. L’evento è stato organizzato in collaborazione con la Maratona dell’Olio e la Federazione dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Perugia (ODAF), ed ha visto la partecipazione di oltre 40 attori della filiera olivicola locale.

Il progetto AFINET ha lo scopo di promuovere lo scambio di conoscenze ed esperienze tra i diversi attori coinvolti nelle filiere di produzione che applicano o possono applicare, sistemi agroforestali. Il CNR-IBAF di Porano ha voluto indirizzare la sua partecipazione verso i sistemi consociati applicabili all’ulivicoltura nel comprensorio orvietano. Uno dei maggiori problemi del settore olivicolo umbro è rappresentato dal forte abbandono, dovuto soprattutto all’orografia del territorio che non sempre permette adeguate operazioni colturali ed è causa di elevati costi di gestione. I sistemi agrosilvopastorali in oliveto rappresentano il giusto compromesso per ottenere maggiore sostenibilità sia dal punto di vista ambientale che da quello economico.

All’evento hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni locali come l’Assessore alla Cultura del Comune di Orvieto Alessandra Cannistrà e il Sindaco di Baschi Anacleto Bernardini. È intervenuto, portando i saluti dei sindaci dei comuni coinvolti nella Maratona dell’Olio, il coordinatore della stessa, Maurizio Santini. Molto ampia è stata la partecipazione dei tecnici dell’ODAF, accompagnati dal Presidente dell’Ordine di Terni il Dott. For. Andrea Barbagallo.

Sempre presenti e attivi, gli agricoltori che con i loro interventi mirati hanno animato le discussioni con i ricercatori e attivato un costruttivo scambio di conoscenze, idee e proposte per affrontare l’attuale crisi della produzione olivicola dovuta agli eventi climatici estremi ed ai problemi fitosanitari registrati negli ultimi anni. Presenti alcuni frantoiani, categoria importante in quanto anello di congiunzione tra la produzione e la commercializzazione, interessati alla divulgazione delle buone pratiche per la produzione di olive di qualità alla messa in atto di processi innovativi per l’utilizzo dei residui di lavorazione delle olive in filiere innovative.

Dopo i saluti ufficiali delle autorità e del dott. Andrea Pisanelli, Innovation Broker del progetto AFINET, la giornata si è svolta in parte presso la sede del CNR- IBAF di Porano e in parte presso l’azienda agricola Janas, in località Colle Ombroso, Porano. Durante la mattinata sono stati presentati i risultati di alcune ricerche sull’impollinazione dell’olivo. Un primo intervento a cura del Dr. Claudio Cantini, ricercatore del CNR-IVALSA, sull’impollinazione artificiale utile ed applicabile soprattutto in zone marginali su varietà di olivo a fioritura tardiva, e a seguire, due interventi sull’impollinazione da parte degli insetti pronubi a cura del prof. Antonio Felicioli dell’Università di Pisa e della dr.ssa Manuela Giovanetti dell’Università di Lisbona.

Importante la partecipazione della Scuola di Apicoltura dell’Etruria, rappresentata dal suo Presidente il dott. Mirko Pacioni, che da anni svolge un lavoro fondamentale nella divulgazione delle buone pratiche apistiche, con corsi di formazione frequentati da persone provenienti da tutta Italia. Una seconda sessione è stata incentrata sui metodi di gestione dell’azienda biologica Fattoria Cupidi di Gallese in cui viene applicato un sistema silvopastorale per allevamento di galline ovaiole in impianti di noce, castagno e olivo, presentata dalla dott.ssa Claudia Cupidi. A seguire il dott. Alessio Cupidi, ha presentato l’approccio del Bio-Distretto della via Amerina e delle Forre. Si è data grande importanza a questo momento della giornata perché il Bio-Distretto rappresenta un innovativo sistema di organizzazione e con questo terzo incontro RAIN, è stato gettato un piccolo seme per far germinare un tessuto strutturato di larga cooperazione nel comprensorio orvietano.

Il Bio-Distretto è un’area geografica naturalmente vocata al biologico dove agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni, enti di ricerca e pubbliche amministrazioni stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse, partendo proprio dal modello biologico di produzione e consumo (filiera corta, gruppi di acquisto, mense pubbliche). Nel Bio-Distretto la promozione dei prodotti biologici si coniuga indissolubilmente con la promozione del territorio e delle sue peculiarità al fine di raggiungere un pieno sviluppo delle proprie potenzialità economiche, sociali e culturali con la partecipazione diretta dei cittadini. La mattinata si è conclusa con un intervento del dott. Endro Martini, presidente Alta Scuola di Orvieto, che ha illustrato l’approccio partecipativo adottato nei Contratti di Fiume, con l’intento di sviluppare strategie condivise per la gestione del territorio.

Dopo il light lunch servito presso la Locanda di Colle Ombroso, esclusivamente a base di cibi di produzione propria, si è dato ampio spazio ad un esercizio partecipativo moderato dai ricercatori del CNR-IBAF, Marco Lauteri, Giuseppe Russo e Claudia Consalvo, basato sul metodo di Fuzzy-logic Cognitive Mapping e che porterà alla costruzione di mappe neurali utili a rappresentare in modo formale la conoscenza scientifica sociale e a modellizzare il processo decisionale nei sistemi sociali e politici. L’elevato entusiasmo mostrato da tutti i partecipanti consolida le basi già create con i precedenti incontri RAIN e fa ben sperare nella prossima creazione di sistemi organizzativi di cooperazione.