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Caso discarica, ancora 10 giorni. Italia Nostra contesta la Soprintendenza

martedì 24 aprile 2018
Caso discarica, ancora 10 giorni. Italia Nostra contesta la Soprintendenza

Dieci giorni per decidere sull’ampliamento della discarica "Le Crete". La Regione tenta ancora una volta la carta dell’attesa, ovvero: nell’ultima seduta della Conferenza per la Valutazione dell’impatto ambientale si è deciso di aggiungere ulteriori dieci giorni al termine ultimo per la consegna dei pareri sul progetto di ampliamento del secondo calanco presentato da Acea.

Uno scenario che pare, ancora una volta, figlio di un contrasto tra le posizioni del territorio orvietano e quelle della Regione Umbria che ormai mostra una sensibilità alle istanze dei cittadini dell’Orvietano pari a quella di uno stato estero.

A seguito di quanto emerso dalla Conferenza di Via di lunedì 23 aprile per l’ampliamento della discarica de "Le Crete", la Sezione di Orvieto di Italia Nostra Onlus, nello spirito di piena collaborazione con il Mibact, si è rivolta alla Soprintendenza umbra con una lettera inviata nella stessa giornata, chiarendo un aspetto che reputa di fondamentale importanza per il futuro della discarica di "Le Crete".

"La lettera inviata mercoledì 18 aprile, che di fatto ha bloccato la procedura di Via - spiega il presidente Lucio Riccetti - faceva presente la necessità di acquisire un parere dirimente da parte del Mibact in presenza di pareri dissimili a firma di due soprintendenti. Con la lettera di lunedì 23 aprile si fa un ulteriore passo in avanti.

Appellandosi all’art. 16, comma 4 del Dlgs 165 del 2001, Italia Nostra Onlus - Sezione di Orvieto fa notare che la valutazione dirimente non può essere richiesta in quanto il parere contrario all’ampliamento della discarica è un provvedimento adottato da un ufficio dirigenziale generale, qual era, all’epoca, la Direzione Regionale del Mibact

Quindi, non solo per contrasto con l’ordinamento gerarchico dell’amministrazione, ma anche in puntuale e specifico riferimento al decreto legislativo sopra richiamato, è a maggior ragione da escludere che uno o più dirigenti di seconda fascia possano, in sede monocratica o collegiale, riformare, interpretare, annullare, modificare un atto emesso da un dirigente generale.

Italia Nostra Onlus Sezione di Orvieto reputa quindi conclusa l’era della discarica nel territorio orvietano e invita la cittadinanza e gli amministratori alla definizione di una più oculata e virtuosa, efficace ed efficiente gestione dei rifiuti".

Di seguito la lettera inviata lunedì 23 aprile:

"Italia Nostra invita la Soprintendenza umbra a formulare un parere che salvaguardi Orvieto"