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Carta Europea del Turismo Sostenibile alla Riserva Naturale Monte Rufeno

domenica 10 dicembre 2017
di Davide Pompei
Carta Europea del Turismo Sostenibile alla Riserva Naturale Monte Rufeno

Dal 1983, protegge gli estesi boschi nel paesaggio collinare al confine di Umbria, Lazio e Toscana, attraversato dal Paglia. Ma anche da torrenti, stagni e fontanili che rendono piacevoli le escursioni e favoriscono flora e fauna, in parte esclusiva, di questi ambienti. Querceti misti, oltre a macchia mediterranea e rimboschimenti di conifere, dominano i circa tremila ettari. Disseminati tra i boschi, caratteristici casali in pietra restaurati con funzione didattica e ricettiva.

Finalità perseguite, la tutela dell’ecosistema forestale in tutte le sue componenti, la promozione del turismo sostenibile e lo sviluppo di attività compatibili come l’educazione ambientale e l’agricoltura a basso impatto ambientale. Conservazione e valorizzazione del patrimonio ambientale sono principi fondamentali della Riserva Naturale del Monte Rufeno, una delle prime aree protette regionali ad essere state istituite.

Premiata, non più tardi di venerdì 7 dicembre, al Parlamento Europeo di Bruxelles con la riconferma della Carta Europea del Turismo Sostenibile, strumento metodologico e certificazione "che – spiegano dalla Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali – permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo sostenibile". Elemento centrale della Carta, la collaborazione tra le parti.

Obiettivo, tutela del patrimonio naturale e culturale.E il continuo miglioramento della gestione del turismo nell'area protetta a favore di ambiente, popolazione locale, imprese e visitatori. È in questo contesto che sono state presentate le nuove aree protette europee che hanno richiesto la Carta. Ovvero Parchi del Garraf, d’Olèrdola e dei Foix, (Spagna), Penisola del Sinis, Isola di Mal di Ventre, Parco Nazionale del Gargano, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

E le nuove aree protette a cui è stata assegnata: Parco Nazionale dell’Aspromonte, Reti di Riserve del Trentino e Reti di Riserve Svedesi. L'area protetta aquesiana è stata riconfermata insieme al Parco Naturale Regionale di Verdon, il Parco Naturale Regionale della Camargue (Francia) e il Parco Naturale del Delta dell’Ebro do Priolo (Portogallo).

E ancora il Parco Syotten (Finlandia), Parco Nazionale di Cevennes (Francia), Parco Naturale Regionale della Lingua D’Oca (Francia), Parco Naturale Regionale del Queyras-Cairngorms (Gran Bretagna), Parco Naturale Alpi Marittime (Italia), Parco Nazionale del Mercantour (Lettonia), Parco Nazionale della Regione di Vexin (Francia) e Parco Regionale della Sierra (Spagna).

Numericamente, salgono a 58 le aree protette italiane che hanno ricevuto la Carta, di cui 16 parchi nazionali, 1 parco interregionale e 18 parchi regionali, 4 aree marine protette, 1 riserva statale e 5 riserve regionali, e altre 13 aree protette.

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