Carta Europea del Turismo Sostenibile alla Riserva Naturale Monte Rufeno

Dal 1983, protegge gli estesi boschi nel paesaggio collinare al confine di Umbria, Lazio e Toscana, attraversato dal Paglia. Ma anche da torrenti, stagni e fontanili che rendono piacevoli le escursioni e favoriscono flora e fauna, in parte esclusiva, di questi ambienti. Querceti misti, oltre a macchia mediterranea e rimboschimenti di conifere, dominano i circa tremila ettari. Disseminati tra i boschi, caratteristici casali in pietra restaurati con funzione didattica e ricettiva.
Finalità perseguite, la tutela dell’ecosistema forestale in tutte le sue componenti, la promozione del turismo sostenibile e lo sviluppo di attività compatibili come l’educazione ambientale e l’agricoltura a basso impatto ambientale. Conservazione e valorizzazione del patrimonio ambientale sono principi fondamentali della Riserva Naturale del Monte Rufeno, una delle prime aree protette regionali ad essere state istituite.
Premiata, non più tardi di venerdì 7 dicembre, al Parlamento Europeo di Bruxelles con la riconferma della Carta Europea del Turismo Sostenibile, strumento metodologico e certificazione "che – spiegano dalla Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali – permette una migliore gestione delle aree protette per lo sviluppo del turismo sostenibile". Elemento centrale della Carta, la collaborazione tra le parti.
Obiettivo, tutela del patrimonio naturale e culturale.E il continuo miglioramento della gestione del turismo nell'area protetta a favore di ambiente, popolazione locale, imprese e visitatori. È in questo contesto che sono state presentate le nuove aree protette europee che hanno richiesto la Carta. Ovvero Parchi del Garraf, d’Olèrdola e dei Foix, (Spagna), Penisola del Sinis, Isola di Mal di Ventre, Parco Nazionale del Gargano, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
E le nuove aree protette a cui è stata assegnata: Parco Nazionale dell’Aspromonte, Reti di Riserve del Trentino e Reti di Riserve Svedesi. L'area protetta aquesiana è stata riconfermata insieme al Parco Naturale Regionale di Verdon, il Parco Naturale Regionale della Camargue (Francia) e il Parco Naturale del Delta dell’Ebro do Priolo (Portogallo).
E ancora il Parco Syotten (Finlandia), Parco Nazionale di Cevennes (Francia), Parco Naturale Regionale della Lingua D’Oca (Francia), Parco Naturale Regionale del Queyras-Cairngorms (Gran Bretagna), Parco Naturale Alpi Marittime (Italia), Parco Nazionale del Mercantour (Lettonia), Parco Nazionale della Regione di Vexin (Francia) e Parco Regionale della Sierra (Spagna).
Numericamente, salgono a 58 le aree protette italiane che hanno ricevuto la Carta, di cui 16 parchi nazionali, 1 parco interregionale e 18 parchi regionali, 4 aree marine protette, 1 riserva statale e 5 riserve regionali, e altre 13 aree protette.

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