"Nelle isole ecologiche 95% di rifiuti differenziati con oltre un quintale di rifiuti organici e una tonnellata in meno di Co2"

Ad alcuni giorni dalla chiusura di "Fa' la cosa giusta - Umbria 2017", manifestazione che ha attirato da venerdì 6 a domenica 8 ottobre, circa 13 mila visitatori a Bastia Umbra, Legambiente Umbria e gli organizzatori della fiera hanno predisposto il bilancio della gestione dei rifiuti prodotti nel corso dell’evento. Legambiente Umbria ha anzitutto posizionato 32 contenitori nelle 6 Isole ecologiche inserite all’interno dei padiglioni, nella biglietteria e nella segreteria, per differenziare le 4 principali frazioni (carta e cartone, imballaggi in plastica e alluminio, organico, e rifiuto secco non recuperabile); quindi ha coordinato e assistito i volontari, studenti dell’istituto alberghiero di Assisi, presso le isole ecologiche predisposte alla raccolta differenziata e presidiate durante la manifestazione. Tutto ciò ha consentito di recuperare complessivamente nei tre giorni dell’evento ben oltre un quintale di rifiuti organici (perlopiù stoviglie, piatti e bicchieri in MATER-BI e bioplastica compostabile), ovvero il 45% dei rifiuti intercettati nelle isole ecologiche. Carta e Cartone e Plastica invece sono stati il 24% per singola frazione.
Stimando anche la riduzione dell’impatto dell’evento per l’attuazione di questa buona pratica è stato calcolato da Legambiente che grazie all’avvio a recupero delle frazioni raccolte, che altrimenti sarebbero finite nelle raccolta indifferenziata, la quantità di emissioni di CO2 evitate è stata pari a poco meno di una tonnellata, l’equivalente di un’auto diesel media che percorre oltre 5.000 km. A questi dati si dovrebbero ovviamente aggiungere i rifiuti prodotti nella fase di allestimento e smontaggio che non sono stati conteggiati ma è stato comunque fornito il servizio di raccolta differenziata con appositi bidoni posti fuori dei padiglioni.
Questi significativi risultati sono stati raggiunti grazie alla stretta collaborazione fra Legambiente Umbria e gli organizzatori della fiera, che hanno chiesto a tutti gli espositori presenti l’utilizzo esclusivo di stoviglie, piatti, bicchieri e shopper di materiale biodegradabile e compostabile certificato, quindi differenziabile nell’organico, insieme al divieto di vendere acqua in bottigliette di plastica, potendo invece utilizzare le fontanelle gratuite di acqua potabile poste all’interno della fiera. Un grande encomio va poi all’operato dei volontari, vere sentinelle dei rifiuti, che formati e coordinati da Legambiente Umbria hanno coadiuvato pubblico ed espositori nelle operazioni di corretta differenziazione dei rifiuti, su più turni e per tutta la durata dell’evento.
Il progetto prosegue il percorso di crescita sostenibile della fiera umbra di "Fa' la cosa giusta" e mostra come si possa attuare e organizzare la raccolta differenziata anche in un contesto complesso come quello di un evento capace di attirare migliaia di partecipanti. Legambiente intende valorizzare e promuovere l’esperienza acquisita, riproponendo il format progettuale anche in occasione di altre grandi fiere e manifestazioni, estendendo il controllo a tutte le fasi dell’evento anche attraverso una maggior sinergia con gli enti gestori che consentirebbero una maggior diffusione della buona pratica ad altri eventi umbri, al fine di raggiungere un reale monitoraggio dei risultati ottenuti.
Fonte: Legambiente

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