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Monte Peglia per Unesco, sì del consiglio al protocollo d'intesa per il riconoscimento Mab

lunedì 31 luglio 2017
Monte Peglia per Unesco, sì del consiglio al protocollo d'intesa per il riconoscimento Mab

Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità dei presenti l’adesione del Comune di Orvieto ad ogni parte del protocollo di intesa stipulato il 2 maggio 2016 (registrato in data 16 maggio 2016) per la realizzazione del progetto “MAB UNESCO” per l’area del Monte Peglia e zone limitrofe riconoscendone la qualità in ragione delle potenzialità di avanzamento sociale ed economico ed anche occupazionale del territorio comunale facendo della interazione paesaggio–sistemi urbani e biodiversità il proprio tratto essenziale.

In tal senso, il Comune di Orvieto si impegna a prevedere ogni opportuna diffusione della consapevolezza del progetto ai fini della più ampia condivisione e partecipazione degli obiettivi dello stesso, anche attraverso l’organizzazione di processi pubblici di divulgazione e condivisione, nonché nei processi di condivisione pubblica e dei principi MAB UNESCO sia nella fase attuale che nella fase successiva qualora venissero riconosciute dall’Unesco.

Illustrando l’atto, il Sindaco, Giuseppe Germani che evidenziato che “uno dei principi fondamentali dell’Amministrazione Comunale è quello di favorire e promuovere il territorio comunale con particolare riferimento alle emergenze ambientali, naturalistiche e paesaggistiche del Monte Peglia. Recentemente, grazie al lavoro di un gruppo di privati cittadini e associazioni, e al Comune di San Venanzo si è dato vita ad un protocollo di intesa per il riconoscimento ‘MAB UNESCO’ avente la denominazione di ‘Progetto Monte Peglia MAB UNESCO’ che è stato attuato ai fini del raggiungimento di tale obiettivo. La parte del territorio comunale di Orvieto che viene ad essere interessata è la zona di confine con il Monte Peglia, tra Orvieto, San Venanzo, Parrano e Ficulle”.

“L’azione a sostegno di questa candidatura che è di grande interesse viene concretizzata con azioni sul territorio e lobby di soggetti qualificati anche di alto livello scientifico. Negli anni 50-60 il territorio in questione si andò a spopolare ma oggi si crede nel mantenimento della sua integrità. Come citti di Orvieto vogliamo dare una mano a questo riconoscimento”.
“L’auspicata approvazione del progetto MAB UNESCO – ha precisato - non determina vincoli nuovi e diversi rispetto a quelli che già insistono nell’area specifica individuata dal progetto che porterà ad una obiettiva e complessiva valorizzazione dell’intera zona e delle aree limitrofe ad essa nonché al miglioramento della qualità della vita e della coesione sociale per un vasto territorio”.

Per consentire al Consiglio Comunale di approfondire la natura del progetto, come aveva chiesto la Vice presidente della 2^ Commissione Commissione, Lucia Vergaglia la seduta è stata interrotta per ascoltare il Presidente dell’Associazione promotrice del ‘Progetto Monte Peglia MAB UNESCO’, Avv. Francesco Di Paola. La V. Presidente della 2^ Commissione, Cons.ra Lucia Vergaglia (M5S) ha ricordato che “il provvedimento è stato dalla commissione che ha ritenuto necessario avere alcuni chiarimenti rispetto all’ambito geografico su cui ricadrebbe tale riconoscimento che è, senza dubbio, una occasione da cogliere. Nell’ipotesi che questo traguardo non si raggiungesse, il contraccolpo di immagine sarebbe notevole, quindi quali possibilità concrete si possono mettere a disposizione attraverso il Comune di Orvieto? Inoltre, la commissione tecnica che ha fatto i sopralluoghi è a conoscenza della presenza di una discarica sul territorio”.

“Siamo stati onorati dell’adesione del Comune di Orvieto ed è un grande onore per me parlare al Consiglio Comunale di questa città che è multi dimensionale e millenaria – ha dichiarato l’Avv. Di Paola - si è costituito un modello di partenariato pubblico-privato e, per nostra scelta, senza aver richiesto soldi pubblici.  I tempi mutevoli che stiamo attraversando ci spingono ad immaginare modelli attrattivi diversi, tali da far tornare questi territori attrattivi appunto, prospettiva di grande fascino che si avvale di grandi apporti scientifici.  Il dossier è tutt’ora suscettibile di modificazioni marginali. Le preoccupazioni prospettate possono essere valutate dal nostro Comitato Scientifico ed essere eventualmente corrette. I prossimi due step - nazionale e europeo, a Parigi - ci consentono di fare le dovute valutazioni. Posso anticipare che l’intento è quello di accogliere in termini scientifici le proposte.

Il progetto si attesta sul riconoscimento ad essere riserva mondiale della biodiversità che tutti vogliamo, a prescindere dalle sensibilità politiche. Ci stiamo confrontando con realtà globali e il progetto sta ricevendo grandi considerazioni, lo scorso mese anche presso una Fondazione culturale a Bolzano, i cui rappresentanti sono rimasti colpiti del modello culturale proposto, ed Orvieto può tornare ad essere ponte di dialogo dalle Dolomiti fino al Mediterraneo. Questa è la proposta culturale che vogliamo portare avanti. Questa è la stagione della lungimiranza. Sulla eventuale bocciatura, e che questa possa avere ripercussioni negative, io dico che è già un successo ed un onore essere arrivati alla presentazione della candidatura. E’ cioè un aspetto premiante. Per questo ci facciamo forti della qualità della proposta culturale che portiamo avanti. Se anche non venisse accolta la candidatura, il patrimonio di conoscenza che abbiamo a nostro favore sarà messo a valore. Sono disponibile a dare vita ad ulteriori momenti ed occasioni di confronto anche pubblici”.

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Orvieto

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