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Giornata Nazionale del Paesaggio, Ficulle fra i 38 pre-selezionati nel Premio del Consiglio d'Europa

lunedì 13 marzo 2017
di Davide Pompei
Giornata Nazionale del Paesaggio, Ficulle fra i 38 pre-selezionati nel Premio del Consiglio d'Europa

Promuovere la cultura del paesaggio come valore identitario, sensibilizzare rispetto alla salvaguardia del territorio come necessità non più rimandabile. È con questi presupposti che martedì 14 marzo in tutta Italia si celebra la prima edizione della Giornata Nazionale del Paesaggio, istituita a ottobre 2016. Oltre 120, gli appuntamenti previsti. Con le Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio pronte ad aprire le porte ai cittadini con iniziative di sensibilizzazione e di riflessione sul tema e i musei del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che proporranno ai visitatori incontri e approfondimenti incentrati su opere delle collezioni che raffigurano paesaggi.

Proprio il Mibact ha avviato una ricognizione delle azioni esemplari attuate nel territorio italiano, al fine di individuare la candidatura italiana al Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa. Quinta edizione a cadenza biennale, immutato intento. Ovvero, promozione e divulgazione dei valori legati al paesaggio come risposta positiva alle aspettative europee nei confronti del Belpaese, in coerenza con gli impegni a assunti nel 2000, a Firenze, all'atto della sottoscrizione della Convenzione Europea del Paesaggio.

Richiesti ai partecipanti, progetti realizzati anche in parte – da almeno tre anni – che hanno "garantito l’attuazione di politiche sostenibili di sviluppo economico ed etico volte all’affermazione delle identità locali e nel contempo capaci di favorire l’integrazione di nuove culture e identità dei residenti più recenti". Novantasette, i progetti pervenuti ritenuti ammissibili in quanto rispondenti al regolamento del bando e oggetto di valutazione da parte della commissione istituita dal Mibact, presieduta dal soprintendente Fabio De Chirico e composta da personalità note per il loro impegno nel settore della cultura e del paesaggio.

All'invito ha risposto anche un Comune dell'Alto Orvietano, nello specifico quello di Ficulle che d'intesa con le cantine dei Marchesi Antinori presentando il progetto "Il paesaggio del vino: il caso del Castello della Sala " è risultato tra i 38 pre-selezionati ritenuti di "particolare interesse". Tra questi, il progetto vincitore quale candidatura italiana al Premio europeo, tre meritevoli di menzione speciale e 14 meritevoli di menzioni tematiche.

Comprensibile, la soddisfazione per essere rientrati nella shortlist grazie a un binomio, quello tra pubblico e privato, che si è rivelato virtuoso, nell'ottica anche della promozione dell'Orvietano come terra del vino. Il progetto presentato, infatti, ha costituito un modo per valorizzare autenticità e peculiarità e mostrare come in oltre cento anni la presenza di cantine e vitigni abbia portato ad una riqualificazione rurale, alla salvaguardia del dissesto idrogeologico e al recupero del patrimonio storico e artistico, nel rispetto dei valori del paesaggio tipico rurale umbro.

"Un lavoro imponente di riqualificazione, valorizzazione e tutela non solo del Castello - risalente al XIV secolo, il numero medio dei visitatori annui si attesta intorno alle 1500 unità - ma anche del paesaggio rurale tradizionale che gradualmente e con rispetto viene plasmato per esaltarne la naturale vocazione di produzione vitivinicola. Nel 1940, la Tenuta della Sala contava al momento dell'acquisto 29 fattorie e 483 ettari di campi e boschi, tra cui 52 ettari di uliveti e vigneti.

In base a una revisione critica della regione vinicola del Chianti, si decide di concentrare anche in Umbria i filari di viti in 'vigneti specializzati' piuttosto che nei grandi campi tradizionali, composti da vigneti sparsi insieme ad altri raccolti. I terreni vengono contestualmente migliorati per consentire una florida attività vitivinicola". Una vocazione naturale.

Ma anche una scelta che cambia il volto del paesaggio rurale, nel rispetto però delle sue caratteristiche essenziali e morfologiche e in sintonia con le politiche nazionali, regionali e locali di tutela del territorio e di sviluppo rurale. "Bellezza e autenticità sono il frutto di un progetto di conservazione iniziato nella prima metà del secolo scorso". E ancora in corso.

Per ulteriori informazioni:
www.premiopaesaggio.beniculturali.it

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