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Stop all'apertura della Cava di Pietrara. Il Comitato chiede l'impegno dei sindaci

venerdì 3 giugno 2016
Stop all'apertura della Cava di Pietrara. Il Comitato chiede l'impegno dei sindaci

La Regione Lazio con determina del 10.05.2016 ha sospeso per 45 giorni l'autorizzazione dell'apertura di una nuova cava di basalto nel Comune di Lubriano, in provincia di Viterbo, al confine con il Comune di Bagnoregio e con quello di Bolsena, a soli cinque chilometri da Civita di Bagnoregio e a tre dalla Valle dei Calanchi per le quali, proprio la Regione Lazio, ha sostenuto la procedura per renderle patrimonio Unesco.

Il Comitato Contro la Cava di Pietrara ha accolto questa sospensione e le motivazioni addotte dalla Regione con grande favore. Si tratta infatti, come spiega la determina, di valutare "la necessità di un diverso bilanciamento degli interessi coinvolti nel procedimento" alla luce della delibera della Giunta Regionale a sostegno della candidatura di Civita e della Valle dei calanchi a bene Unesco.

La determina si propone "di utilizzare tutti gli istituti procedimentali e le prerogative in capo all‟Amministrazione regionale al fine di valutare che le attività estrattive di cui trattasi non possano porre in pregiudizio un obiettivo così importante come quello dell’inserimento di Civita di Bagnoregio nel patrimonio culturale dell’umanità".

"Per questo - afferma la presidente del Comitato contro la cava di Pietrara Anna Franceschi - chiediamo ai sindaci di Lubriano, di Bagnoregio e di Bolsena, di pronunciarsi in modo netto contro l'apertura della cava per sventare definitivamente questo scempio. Un impegno particolare chiediamo soprattutto al sindaco di Bagnoregio, ricordandogli che aprire nuove cave su quel territorio può compromettere gravemente la candidatura di Civita: non si può essere ambientalisti a giorni alterni, solo quando fa comodo.

Il comportamento delle Amministrazioni locali è stato finora in netta contraddizione con il progetto della Regione Lazio di puntare sullo sviluppo delle attività legate al Turismo, all’Agricoltura e alla valorizzazione dell’Ambiente e del Territorio. Il Comitato ha anche sensibilizzato sulla vicenda il presidente di Unesco Italia Franco Bernabè, e ricorda ai sindaci le rigide procedure che vanno attuate a tutela dei beni patrimonio mondiale e del loro territorio".

Proprio l’altro ieri inoltre il Comitato ha acquisito presso la Regione tutti gli atti dell'iter autorizzativo della cava (finora negatici dal Comune di Lubriano), dei quali ha avviato un attento esame legale per valutare come mai per una zona così pregiata e sottoposta a vincoli idrogelogici, molto rigidi in aree limitrofe, sia stato tanto semplice concedere i nulla osta.

Guardia Forestale, Carabinieri e il sindaco stesso di Lubriano sanno infatti quanto sia delicato l'equilibrio idrogeologico di tutta l'area e come i fossi e corsi d'acqua che insistono sul circondario interessato alla cava anche recentemente abbiano dato grossi problemi straripando e richiedendo interventi urgenti di salvaguardia".