Osservazioni del Comune di Orvieto all'impianto geotermico di Castel Giorgio

La Giunta ha approvato il documento predisposto dall'Assessore all'Ambiente, Energia e Protezione Civile Claudio Margottini che è stato trasmesso al Ministero dell'Ambiente alla Regione Umbria quale contributo del Comune di Orvieto alla fase di Valutazione di Impatto Ambientale relativa al progetto pilota geotermico denominato "Castel Giorgio".
"Come è noto - spiega l'Assessore Claudio Margottini - il territorio comunale di Orvieto risulta interessato dalla costruzione del suddetto impianto presentato dalla Società ITW & LKW Geotermia Italia S.p.A. la cui istanza era stata presentata il 19 luglio 2011 al Ministero per lo Sviluppo Economico, Direzione Generale per le Risorse Minerarie ed Energetiche, ed approvata dal Commissione per gli Idrocarburi e le Risorse Minerarie (CIRM) il 14 Luglio 2012. In seguito, agli inizi di agosto 2012, la Regione Umbria diede avvio al procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale da attivarsi unitamente al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. IL progetto venne presentato pubblicamente alla popolazione e al consiglio comunale di Castel Giorgio il 2 ottobre 2012 da parte del prof. Franco Barberi (supervisore e garante del progetto)".
"Il 28 ottobre 2013 - afferma - il progetto è stato ritirato dalla valutazione di impatto ambientale in corso presso la Regione Umbria, per essere ripresentato il 2 ottobre 2013 al Ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, in base alla legge alla più recente normativa in materia di ‘Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia'".
"Sulla base degli studi prodotti - prosegue - nonostante siano state aggiunte importanti e significative informazioni rispetto al progetto già presentato in VIA regionale alla Regione Umbria, l'Amministrazione Comunale di Orvieto ritiene che l'impianto geotermico denominato ‘Castel Giorgio' presenti ancora elementi di criticità (es. sismicità indotta in aree a rilevante fragilità sismotettonica) che non ne consentono l'accettazione nella presente impostazione progettuale. A queste conclusioni vanno poi aggiunti ulteriori considerazioni di carattere giuridico, a riguardo della non rispondenza tra il presente progetto e quanto approvato dalla Commissione CIRM del Ministero dello Sviluppo Economico. Si ritiene infatti che tale progetto debba essere ripresentato alla Commissione CIRM che ha qualificato l'iniziativa come ‘Progetto Pilota', oppure che in VIA Nazionale venga presentato il progetto pilota inizialmente autorizzato dallo stesso Ministero dello Sviluppo Economico. Si precisa che il progetto iniziale prevedeva un pozzo di prelievo e due di reiniezione, mentre quello presentato alla Regione Umbria prevedeva tre pozzi di prelievo e due di reinizione, mentre questo ultimo prevede cinque pozzi di prelievo e quattro di reinizione".
"L'Amministrazione Comunale di Orvieto - sottolinea - ritiene, infine, che sia necessario, a livello nazionale, sviluppare una zonazione del territorio capace di evidenziare le aree dove si possano implementare sfruttamenti geotermici che non interferiscano negativamente con l'ambiente naturale o costruito. Ritiene, inoltre, che sia necessario sviluppare una normativa che tuteli socialmente ed economicamente i territori ed i cittadini da incidenti rilevanti, che potrebbero verificarsi durante lo svolgimento delle operazioni di ricerca e produzione energetica, analogamente a quanto avviene in altri paesi europei".
Fonte: Comune di Orvieto
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