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Discarica Le Crete: deciso no di IdV all'ampliamento. Le istituzioni chiariscano i termini del problema ai cittadini

venerdì 27 novembre 2009

Di fronte ai dati sconfortanti di raccolta differenziata a Orvieto (11%, la più bassa in Umbria) e all'incombere della possibilità di attuazione del temuto terzo calanco, alla fine della settimana europea per la riduzione dei rifiuti, Italia dei Valori Orvieto torna sull'argomento e riafferma la propria totale contrarietà all'ampliamento della discarica de Le Crete. E' proprio su questo nodo, infatti, che IdV ha individuato uno dei temi caratterizzanti della sua attività politica già a partire dalla trascorsa competizione elettorale amministrativa. Ritiene infatti che già oggi siano disponibili soluzioni per una gestione corretta dei rifiuti che preveda il loro riciclo e riutilizzo pressoché totale, e in questo senso ha potuto presentare esperienze concrete che è necessario conoscere e valutare.

"Le istituzioni - afferma IdV in una nota - devono essere consapevoli della illegalità diffusa nella pratica corrente che non tiene presenti gli obblighi di legge per la raccolta differenziata e quindi per il riciclo dei materiali provenienti da rifiuti, andando addirittura a sopprimere le sanzioni previste dalla legge per le amministrazioni inadempienti.

La forza politica ritiene poi necessario che siano chiariti ai cittadini i termini esatti delle previsioni circolate tramite l'informazione locale sul riempimento della discarica anticipato al 2012, nonostante le ripetute affermazioni della passata amministrazione sulla regolarità del processo di riempimento che si sarebbe svolto nei termini contrattuali. "Se, viceversa, siamo in presenza di un accorciamento dei termini - dichiara IdV - è necessario chiarire puntualmente le ragioni e la regolarità o meno del procedimento, e individuare le responsabilità".

Non è inoltre rinviabile, fa ancora notare Italia dei Valori, "promuovere un procedimento di trasparenza e comunicazione verso i cittadini con particolare attenzione per il rispetto o meno del criterio di prossimità, se questo venga eluso con sistemi che rendono impossibile la tracciabilità dei materiali conferiti, la certezza sui monitoraggi e il regime dei controlli a tutela della salute pubblica in rapporto ai materiali depositati, i bilanci del gestore, tenendo conto che, nonostante l'aggio ambientale, sembra che siano maggiori i costi che il Comune versa al gestore rispetto ai ricavi, anche tenendo conto che il cittadino versa a Orvieto una delle tasse più alte dell'Umbria".

IdV di Orvieto chiede dunque che si provveda immediatamente allo studio e alla attivazione dei programmi necessari per avviare la raccolta porta a porta su tutto il territorio comunale e per obbligare le amministrazioni conferenti alla stessa metodologia e alla programmazione e realizzazione di un centro di riciclo organizzato con criteri aziendali.

Chiede inoltre al Sindaco di Orvieto "di mantenere la parola coraggiosamente spesa in occasione dell'incontro tra i candidati a Sindaco di Orvieto presso il Palazzo del Popolo; in occasione del quale, fu l'unico ad affermare pubblicamente la propria contrarietà alla espansione della discarica al famigerato terzo calanco".

IdV di Orvieto chiede infine a Italia dei Valori regionale di:

- riaffermare la propria condivisione della posizione espressa dal circolo di Orvieto, che ricalca fedelmente i programmi e i progetti in materia di gestione corretta e sostenibile del ciclo dei rifiuti promossi dal Dipartimento Ambiente, Energia, Territorio e Infrastrutture, Urbanistica e Centri Storici di Idv Umbria;

- di farsi portavoce fin da subito, anche in riferimento alla prossima tornata delle elezioni regionali e alle trattative in corso, della contrarietà del partito alla diffusione e all'ampliamento delle discariche in genere e con particolare riferimento a quella di Orvieto, degli inceneritori, e della necessità e urgenza di cambiare profondamente la politica regionale e locale in materia dei rifiuti, nel senso sopra accennato.