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Il 2 settembre si apre la stagione venatoria 2009-2010. Il messaggio dell'Assessore Bottini ai cacciatori umbri

lunedì 31 agosto 2009
Il 2 settembre si apre la stagione venatoria 2009-2010. Il messaggio dell'Assessore Bottini ai cacciatori umbri

"L'avvio della stagione venatoria in Umbria sia per tutti i cacciatori una giornata serena e gratificante, all'insegna del divertimento e nel pieno rispetto delle regole". È l'augurio rivolto dall'assessore regionale alla Caccia, Lamberto Bottini, a tutto il mondo venatorio umbro in previsione dell'inizio, il prossimo 2 settembre, della stagione di caccia 2009-2010.

"L'attività venatoria, profondamente sentita e radicata in tutto il territorio umbro - prosegue l'assessore - è stata anche quest'anno preparata accuratamente, cercando di risolvere le diverse problematiche del settore in maniera partecipata e concertata. Il metodo di lavoro che abbiamo seguito come Assessorato ha visto il massimo coinvolgimento di tutti i soggetti interessati. Pur presentandosi inevitabili difficoltà per trovare punti di sintesi in una materia così complessa, sono state sempre assunte decisioni ampiamente condivise. La stagione venatoria che sta per iniziare deve quindi servire da stimolo per migliorare in futuro. Anche prevedendo - dice Bottini - nuove forme di coinvolgimento del mondo venatorio per affrontare il complesso delle questioni in modo sempre più adeguato ed efficace".

A livello nazionale, "va seguito con particolare attenzione - rileva l'assessore regionale - il dibattito attorno all'ipotesi di modifica di una legge ‘cardine' del mondo venatorio, la 157/92". Va affrontata, inoltre, "la delicata questione delle deroghe alla direttiva Europea 79/409/CEE, con l'auspicio di poterla chiarire in modo definitivo. In riferimento a questo - sottolinea Bottini - la Regione Umbria ha agito con la massima correttezza ed efficacia, per adeguarsi alle indicazioni della Comunità Europea ed evitare pesanti sanzioni, attivandosi per raccogliere un notevole quantitativo di dati sulle popolazioni di avifauna presenti tramite il proprio Osservatorio faunistico regionale. Per poter essere utilizzati - conclude l'assessore regionale alla Caccia - i dati raccolti devono essere necessariamente ‘amalgamati' con quelli eventualmente acquisiti da altre Regioni, come l'Umbria ha più volte sollecitato e la Regione tornerà ad attivarsi affinché questo si concretizzi".