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Bioarchitettura e risparmio energetico: contributi regionali per chi costruisce abitazioni ecologiche

giovedì 15 novembre 2007
In arrivo contributi per chi costruisce case ecologiche, dotate cioè di tecnologie innovative per ridurre l’impatto ambientale e i consumi energetici. La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore Damiano Stufara, ha approvato il bando per l’assegnazione di contributi per un importo complessivo di tre milioni di euro per la realizzazione di nuovi alloggi con soluzioni innovative nel campo della bioarchitettura e del risparmio energetico. “Si tratta di risorse – spiega l’assessore regionale – che la Regione ha stanziato nel ‘Piano operativo annuale’ 2006 a sostegno di interventi di edilizia residenziale in cui siano applicati principi e criteri propri della bioarchitettura e dell’architettura sostenibile. L’obiettivo è quello di favorire la realizzazione di alloggi in grado di soddisfare le esigenze di comfort e salubrità abitativa attraverso l’utilizzo di materiali ecocompatibili e l’eliminazione di fattori di rischio di inquinamento, in cui siano ridotti al minimo il consumo di risorse naturali e l’impatto sull’ambiente e vengano valorizzati al massimo l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile e il risparmio energetico”. Per la localizzazione degli interventi ammissibili a contributo, la Giunta regionale ha ritenuto opportuno restringere il campo ai soli Comuni ad ‘alta tensione abitativa’ e precisamente Amelia, Città di Castello, Corciano, Foligno, Gubbio, Narni, Orvieto, Perugia, Spoleto, Terni, Todi, Umbertide, in quanto è evidente una particolare condizione di disagio abitativo e in considerazione del fatto che con le risorse a disposizione possono essere realizzati un numero limitato di alloggi, circa ottanta. I contributi, il cui importo massimo è fissato nel bando di concorso in 30mila euro ad alloggio, sono previsti a favore di cooperative edilizie, imprese di costruzioni e loro consorzi per la nuova costruzione di alloggi destinati rispettivamente all’assegnazione in proprietà o alla vendita, escludendo gli interventi di recupero dove “appare più difficoltoso realizzare quelle soluzioni o accorgimenti per il raggiungimento degli obiettivi e dei requisiti relativi alla sperimentazione previsti dal bando”. Per concorrere all’assegnazione di contributi, gli interventi devono prevedere la realizzazione di un numero di alloggi non inferiore a dodici, e la superficie utile residenziale di ogni alloggio non deve essere maggiore di 95 metri quadrati. Nel bando approvato dalla Giunta regionale,che verrà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Umbria, è previsto anche un contributo aggiuntivo “per la sperimentazione” fino a un massimo di 8mila euro per ogni alloggio e, in questo caso, indipendentemente dalla fascia di reddito di appartenenza del nucleo familiare dell’acquirente o assegnatario. Le richieste di contributo saranno valutate da una Commissione tecnica della quale faranno parte anche due professionisti designati dagli Ordini provinciali degli Ingegneri e degli Architetti di Perugia e Terni, particolarmente esperti nel campo della bioarchitettura. La Commissione, tra gli altri compiti, avrà quello di formulare la graduatoria regionale delle proposte d’intervento ritenute ammissibili e che sarà poi adottata dalla Giunta regionale. Effettuerà, inoltre, il monitoraggio degli interventi ammessi a contributo, sia in corso d’opera che dopo la fine dei lavori “per attestare il reale risparmio ottenuto sia in termini di carichi ambientali che di costi energetici”. Per garantire “per quanto possibile, un’equa distribuzione territoriale”, nel bando si stabilisce che “sarà ammesso a finanziamento, nei limiti delle risorse disponibili e sulla base della posizione conseguita in graduatoria, non più di un intervento per ciascun Comune”.