ambiente

La Regione in prima linea per il risparmio idrico, l'Assessore Bottini incontra i rappresentanti ATO.

lunedì 19 febbraio 2007
In Umbria si distribuiscono 3600 litri di acqua potabile al secondo e la Regione, a fronte di un futuro aumento delle necessità, punta a mantenere stabile questi consumi sensibilizzando l’utente ad un utilizzo più razionale, anche attraverso incentivi. A pochi giorni dall’approvazione da parte del Consiglio regionale del “Piano regionale acquedotti”, l’assessore regionale all’ambiente, Lamberto Bottini, ha incontrato i rappresentanti dei tre Ambiti territoriali umbri per impostare una politica sul risparmio idrico. “L’acqua non è una risorsa inesauribile – ha detto Bottini – per cui è indispensabile che i cittadini adottino abitudini per contenere i consumi. In questo momento non siamo in una fase di emergenza ma, a causa della scarsa piovosità, ci troviamo in un momento delicato. L’obiettivo – ha aggiunto l’assessore – è quello di arrivare ai prossimi anni in cui si prevede un aumento delle necessità, con un consumo invariato di acqua potabile rispetto a quello attuale”. Per lo scopo con una Determinazione della Giunta regionale sono stati stanziati 250 mila euro che andranno a finanziare iniziative di sensibilizzazione dei cittadini anche attraverso incentivi sotto forma di finanziamento, che gli “Ato” dovranno definire, per l’acquisto di apparecchiature che consentono un risparmio domestico di acqua: tra questi gli elettrodomestici di classe A. Tra le iniziative concordate con gli “Ato”, c’è anche quella di contenere intorno al 20 per cento le perdite degli acquedotti attraverso un processo permanente di rilievo e monitoraggio con tecniche innovative, già in corso. Tra le altre novità programmate dalla Regione ci sarà, oltre all’obbligo di redazione del bilancio idrico annuale a scala comunale e del sistema degli acquedotti, anche la programmazione di una serie di azioni obbligatorie per le utenze pubbliche da attuare attraverso le utenze private: tra queste al primo posto incentivi per l’applicazione nelle abitazioni private di erogatori di flusso ai rubinetti, per l’installazione di miscelatori di acqua e di fotocellule o pulsanti per l’apertura di rubinetti, di cassette per il water a doppio scomparto o con il tasto di stop, di impianti a goccia per ridurre i consumi di irrigazione delle piante da vaso e giardini, di recupero di acqua piovana tramite cisterne, ed infine, l’incentivazione per le attività produttive al riutilizzo delle acque reflue depurate. “La determinazione della Giunta regionale – ha riferito l’assessore Bottini – punta a sensibilizzare l’utenza verso piccoli gesti quotidiani ed abitudini che possono fare molto per salvaguardare una risorsa preziosa per l’umanità ed il Pianeta. Basta inserire il miscelatore d’aria nei rubinetti per risparmiare 2600 litri d’acqua a persona l’anno. Non occorrono grandi sacrifici, ma solo un uso più razionale delle risorse e l’applicazione delle nuove tecnologie”. L’analisi dei consumi domestici evidenzia che il 39 per cento del consumo totale di acqua in Umbria è utilizzato per bagno e doccia, il 20 per cento per altri usi sanitari, l’uno per cento per uso potabile, il 10 per cento per il lavaggio stoviglie, il 12 per cento per il bucato e la restante parte è equamente distribuita tra la cucina, lavaggio auto ed altri usi. “Una disponibilità dell’acqua in tutti i periodi dell’anno – ha concluso Bottini – comporta necessariamente che i principi dell’economia e del risparmio idrico diventino i riferimenti principali dei cittadini e comportano, di conseguenza, la responsabilizzazione di tutte le utenze”.