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Il punto sulle panchine in Serie A

domenica 13 luglio 2025
di Riccardo Carmesini

Per questa nuova Stagione, la Serie A si presenta con un quadro quasi completamente rinnovato, 12 club su 20 hanno optato per il cambio di guida tecnica. 

  • Atalanta: dopo 9 anni si è chiusa l’era  Gasperini a Bergamo. Il suo epigono, Ivan Juric, raccoglie un’eredità pesante arrivando in nerazzurro dopo una stagione irta per le difficoltà tra le parentesi alla Roma e al Southampton. La famiglia Percassi  ha deciso di puntare su un allievo del Gasp per  garantire continuità e cercare di mantenere la Dea nelle posizioni nobili del campionato.

  • Bologna: tra le poche compagini a non aver cambiato allenatore spicca il Bologna. Dopo la storica vittoria della Coppa Italia, i rossoblu hanno deciso di proseguire nel percorso intrapreso la scorsa estate con  Vincenzo Italiano puntando a riconfermare la propria presenza nelle competizioni europee.

  • Cagliari: era il 18 maggio 2025, il Cagliari con un turno di anticipo conquistava la salvezza, per Nicola sembrava volgere al meglio. Il 4 giugno arriva quel comunicato che nessuno si aspettava, le strade si separano, il tecnico ex Empoli viene sollevato dall’incarico. Giulini decide di puntare su una soluzione interna scommettendo sull’attuale tecnico delle giovanili, Fabio Pisacane, ex bandiera del club.

  • Como: nonostante l’interesse di numerosi top club europei per Cesc Fabregas, il campione del mondo iberico ha deciso di proseguire la propria avventura sulla panchina del Como. Le garanzie contrattuali offerte dalla società sono state decisive in tal senso per la decisione dello spagnolo. I lariani contano sulla capacità dell’ex centrocampista nel valorizzare giovani di talento e prospettiva, con l’obiettivo di puntare alle zone alte della classifica.

  • Cremonese: nonostante la promozione, i grigiorossi hanno scelto di non rinnovare  il contratto a Giovanni Stroppa, giunto a naturale scadenza lo scorso 30 giugno.  La società lombarda, sostenuta da una proprietà solida e ambiziosa, ha deciso di puntare su una master class delle salvezze, Davide Nicola. Una scelta per scongiurare il ritorno immediato in cadetteria.

  • Fiorentina: il valzer delle panchine si chiude con l’approdo di Stefano Pioli alla guida dei viola. Il tecnico è stato annunciato con un po’ di ritardo per questioni legate alla residenza fiscale in Arabia che hanno fatto slittare la firma. Si torna ai vecchi fasti per i toscani, Pioli ha allenato la Fiorentina dal 2017 al 2019. Nel frattempo il tecnico ha maturato un curriculum di prestigio, uno scudetto e una semifinale di Champions col Milan ed ha avuto l’opportunità di lavorare a stretto contatto con Cristiano Ronaldo all’Al Nassr. Adesso dopo il rifiuto all’offerta della nazionale è pronto a riportare i gigliati a contendersi la qualificazione in Champions.
  • Genoa: arrivato tra lo scetticismo generale, Patrick Vieira, ha saputo rigenerare  il Grifone conducendolo verso una salvezza tranquilla, dopo un inizio di stagione pieno di difficoltà. Convinta dal lavoro svolto, la società  ha deciso di rinnovargli il contratto fino al 2027. Con la stessa guida tecnica e qualche innesto mirato sul mercato, i genoani possono mirare a migliorare il piazzamento dell’ultima annata.

  • Hellas Verona: una squadra che tende  smantellarsi e ricostruirsi in ogni sessione di calciomercato, ma che grazie a una società solida  e un’efficace area scouting riesce sempre ad ottenere la salvezza. Dopo il portentoso lavoro di Zanetti nell’ultima stagione, con un mantenimento di categoria conseguito con alquanta tranquillità, i gialloblù vogliono riconfermarsi puntando sulle prestazioni del tecnico veneto.

  • Inter: dopo la finale di Champions persa 5-0 contro il PSG, l’Inter ha bisogno di voltare pagina, dando il via ad una vera e propria rivoluzione. Simone Inzaghi ha deciso di uscire di scena dal calcio che conta accettando i petroldollari dell’Al Hilal, lasciando così un’eredità pesante e una squadra da ricostruire. La società nerazzurra ha deciso di puntare su un profilo che conosce profondamente l’ambiente. Christian Chivu si è già potuto mettere in mostra nella fallimentare spedizione al mondiale per club, competizione chiusa con l’eliminazione agli ottavi contro il Fluminense. D’altronde ancora presto per poter parlare di “Chivuismo”, come sottolineato da lui in conferenza stampa, indicando la necessità di tempo per costruire una nuova identità.
  • Juventus: seppur non fosse la prima scelta, Comolli ha deciso di rinnovare fiducia a Tudor prolungandogli il contratto fino al 30 giugno 2027 con opzione per un ulteriore anno. Questa decisione arriva dopo un finale di stagione positivo culminato con la qualificazione in Champions. La società ha sottolineato il legame profondo tra il tecnico ex Lazio e i colori bianconeri evidenziandolo come simbolo di juventità. Sarà il punto di ripartenza per tentare di tornare a vincere lo scudetto a sei anni distanza.
  • Lazio: dopo un’annata complicata conclusasi con la mancata qualificazione alle coppe, i biancocelesti si sono affidati a Maurizio Sarri. Il tecnico toscano ha firmato un biennale con opzione per un terzo anno con ingaggio contenuto rispetto ai suoi standard. Con Mau la Lazio aveva ottenuto ottimi risultati, nella stagione 2022/23 si posizionò come seconda della classe dietro alla capolista Napoli, garantendosi così il ritorno in Champions. Per il tecnico ex Juve, il compito sarà arduo, non potrà usufruire del mercato per rinforzare una rosa che ha mostrato delle carenze negli scorsi 12 mesi. Servirà un’over performance dei giocatori e dell’allenatore toscano per far sì che la squadra della capitale possa tornare a battersi per le posizioni più nobili del nostro campionato.

  • Lecce: la vita ti riserva sempre una seconda, e a volte anche una terza, chance. Per Di Francesco questa è la vera occasione per dimostrare di essere un allenatore da categoria, dopo le retrocessioni con Frosinone e Venezia. Nonostante le recenti annate negative il tecnico abruzzese può contare su un bagaglio di esperienza importante, ha guidato il Sassuolo portandolo fino in Europa League e ha allenato la Roma nella cavalcata fino alla semifinale di Champions. Dopo la stagione positiva con Giampaolo, nella quale i salentini hanno evitato la serie cadetta proprio all’ultima giornata, vincendo una gara delicatissima contro la Lazio, Corvino è pronto a scommettere su un profilo in grado di valorizzare i giovani e proporre un gioco piuttosto propositivo.

  • Milan: l’arrivo di Igli Tare come ds ha avviato una profonda ristrutturazione tecnica. La società ha preferito affidare la panchina ad un profilo esperto piuttosto che puntare su scommesse come Fonseca e Conceicao. Con il ritorno di Allegri, il Milan intende migliorare la fase difensiva che è stata il punto debole degli ultimi anni. L’assenza di coppe europee potrebbe essere un vantaggio, per poter concentrare tutte le energie sul campionato, con l’obiettivo di tornare competitivi per il titolo.

  • Napoli: dopo aver portato nuovamente i partenopei al vertice del calcio italiano, Antonio Conte ha deciso di proseguire il percorso sulla panchina del Napoli. Il presidente ADL ha avuto un ruolo cruciale  nella decisone  finale del tecnico salentino, di fatti il Patron napoletano ha garantito un mercato esoso da 150 milioni con l’intento di rinforzare la rosa per essere competitivi anche in territorio europeo. Sono già stati messi a segno acquisti di rilievo, tra cui il fuoriclasse De Bruyne che rappresenta un chiaro segnale delle ambizioni del club.

  • Parma: dopo l’addio di Christian Chivu, passato all’Inter, i crociati hanno deciso di voltare pagina affidando la panchina a Carlos Cuesta. Con soli 29 anni, lo spagnolo  diventa così  il più giovane allenatore della Serie A dal 1939. Nonostante la sua giovane età, il tecnico vanta già un’esperienza significativa; ha già allenato le giovanili di Juve e Atletico Madrid e ha lavorato come secondo di Mikel Arteta. La sua  idea di gioco innovativa lo ha reso il profilo ideale per una compagine ambiziosa come il Parma. Chivu aveva improntato un gioco più difensivista ed equilibrato mentre Cuesta punterà molto di più sul possesso palla e su un gioco di verticalizzazioni. Con questa scelta in panchina, il Parma punta ad alzare l’asticella e consolidare la propria posizione in massima serie.

  • Pisa: era il 4 maggio, sotto l’ombra della torre, Pippo Inzaghi brindava alla storica promozione in Serie A. Tuttavia nelle settimane successive il Palermo, deluso dalla mancata qualificazione in A, ha deciso di offrire un ingaggio monstre al tecnico che ha accettato la proposta. Il Pisa si è gettato sul mercato e ha individuato in Gilardino il nome dell’allenatore giusto per tentare la salvezza. L’ex campione del mondo 2006, reduce da un’esperienza altalenante al Genoa, è pronto a rimettersi in gioco in una piazza meno pressante rispetto a quella rossoblu. Per lui un contratto biennale, con opzione per il terzo, in caso di mantenimento della massima categoria.

  • Roma: la Stagione 2025/2026 inaugura un nuovo corso in panchina per i giallorossi: la società ha affidato la gestione a Gian Piero Gasperini, reduce da nove anni straordinari all’Atalanta. Il tecnico ha sottoscritto un contratto triennale con l’obiettivo di riportare la Roma in Champions e perché no, candidarsi  per il titolo nelle annate successive. Accanto a lui ci sarà Claudio Ranieri, simbolo di questa squadra, che lo affiancherà e sarà per lui un punto di riferimento. L’idea di gioco del Gasp, fondata su pressing intenso, costruzione dal basso e spinta sulle corsie esterne, ha convinto sia sir Claudio sia il club, il suo gioco propositivo e rivoluzionario per il calcio italiano hanno stregato gli occhi dell’ex tecnico capitolino.

  • Sassuolo: Fabio Grosso a differenza di quanto fatto due stagioni fa, quando portò in Serie A il Frosinone per poi lasciare e andare ad allenare in Francia, ha deciso di rimanere in nero verde per condurre la squadra anche in massima serie. La precedente annata li ha visti chiudere primi in Serie B con 75 punti, un campionato condotto in modo autorevole, che ha permesso la promozione degli emiliani. Il Sassuolo può contare su un organico di livello, che però necessita di qualche piccolo ritocco. Il tecnico ex ciociaro avrà un compito non semplice, ma con le sue idee di calcio, con il suo 4-3-3 adattabile al 4-2-3-1, la sua versatilità e la capacità di proiettare gioco, la salvezza potrebbe tranquillamente arrivare.

  • Torino: dopo una stagione complicata, il primo ad essere messo al patibolo è stato Paolo Vanoli. Cairo ha deciso di sostituire il tecnico ex Venezia con un allenatore di esperienza e radicato nella Serie A che nell’ultima stagione ha guidato la Lazio, in una parentesi fatta di alti e bassi, Marco Baroni. La società ha deciso di puntare su un profilo capace di garantire stabilità e pragmatismo, alla guida dei biancocelesti ha mostrato molte lacune ma la capacità di compattare il gruppo è di certo una delle sue virtù migliori.

  • Udinese: un anno fa i friulani scommisero su un tecnico emergente del Legia Varsavia, sconosciuto ai più nel panorama calcistico italiano. La sua nomina, accolta inizialmente con scetticismo, si è rivelata vincente. Dopo un dodicesimo posto conquistato (la squadra ha staccato la spina troppo presto altrimenti avrebbero potuto raggiungere il decimo posto), la società ha rinnovato fiducia al tecnico mettendolo al centro del progetto. La sua organizzazione tattica, la sua solidità e il suo credo calcistico hanno colpito e hanno convinto i bianconeri a proseguire il rapporto con lui.

Con la griglia degli allenatori ormai definita, le squadre di Serie A si stanno concentrando sul calciomercato per allestire rose competitive in vista della Stagione 2025/26.

 

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