Simone Faggioli è il primo italiano a trionfare nella "Race to the Clouds"

Domenica 22 giugno. Una data che Simone Faggioli porterà per sempre nel cuore. Con la vittoria assoluta nella Pikes Peak 2025 il pilota fiorentino si è confermato quale più grande scalatore di questo momento storico, verosimilmente, di sempre e primo italiano a imporsi nella cronoscalata più famosa d’America e del mondo. Simone, amico di Orvieto e della Castellana, da lui vinta per la prima volta nel 2007 e ininterrottamente dal 2019 al 2024, ha compiuto un’impresa che ha dello straordinario.
Alla gara americana, conosciuta come 'Race to the Clouds' (Corsa verso le Nuvole) che si svolge nello stato del Colorado, c’era stato altre due volte: nel 2018, arrivando secondo sulla Norma M20 SF PK preceduto dal francese Romain Dumas che portava in gara un mostruoso prototipo Volkswagen con motorizzazione elettrica e assistito ufficialmente dalla casa tedesca e, a seguire, nel 2022 guidando il SUV Lamborghini URUS su richiesta del gruppo AUDI desideroso di appropriarsi del record della categoria appartenente, in quel momento all’inglese Bentley.
Simone non si fece pregare, stracciando letteralmente il primato, migliorato di 17 secondi. Mancava, ancora, il suo nome nell’albo delle vittorie assolute. Lacuna ora colmata con una gara addirittura sontuosa. C’era Dumas, questa volta in gara per il marchio Ford con il prototipo elettrico Super Mustang Mach-E costretto ad arrendersi, battuto con un distacco di oltre 5”. Il terzo posto, conquistato da Diego De Gasperi con la vettura gemella, gestite entrambe da Best Lap, completa il trionfo dei piloti made in Italy e non toglie nulla a quanto fatto da loro l’accorciamento della gara a causa del vento impetuoso sull’ultima parte del tracciato.
La Pikes Peak è una cronoscalata posta a 4.300 metri lungo la catena montuosa omonima nello Stato del Colorado (USA). La corsa parte dai 2.862 m di altitudine, e si sviluppa per una distanza totale di 19,99 Km, caratterizzati da 156 tra curve e impegnativi tornanti, per un dislivello di 1.439 m, con una pendenza media del 7% e punte massime del 10.5%. Il traguardo è a quota 4.300 m, dove la rarefazione dell'ossigeno rende ancora più difficile il tutto, sia da un punto di vista fisco che tecnico.

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