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Roberto Biagioli detta la linea per la prossima Stagione

mercoledì 15 maggio 2024
di Roberto Pace

Roberto Biagioli è nell’Orvietana dall'ottobre 2005. Nel periodo la Società biancorossa ha visto la squadra militare in tre categorie: Promozione, Eccellenza, Serie D. Domenica 5 maggio si è confermata per il terzo anno nel Torneo Interregionale, da lui definito bello, quanto difficile, specie nel girone dov’è collocata l’Orvietana. Dove tutto è più difficile per il valore degli avversari che vai ad affrontare. Il fascino, però, attira e sarà così anche nella prossima stagione. È stato, fra i pochi, a credere fino all’ultimo nella salvezza, commuovendosi al fischio finale dell’ultima partita.
"Vero, mi sono commosso, come mi capita difficilmente".

Viene da chiedersi per quante delle Società del Gruppo facente capo al suo nome, abbia mai provato la stessa emozione. Ha egualmente chiare le ragioni di tanta sofferenza:
"Siamo sempre rimasti in attesa che il nostro attacco si sbloccasse. Le giornate passavano e ciò non accadeva. Metto la sterilità offensiva al primo posto per un torneo tanto travagliato".

Gli piace soffermarsi su alcuni passaggi della stagione appena trascorsa:
"Non sarò certo io a dimenticare quanto l’Orvietana debba a Silvano Fiorucci. Se siamo nella categoria è anche merito suo per quanto fatto l’anno scorso. Purtroppo, quest’anno, le cose hanno preso una piega diversa da quanto speravamo, tanto da costringermi a prendere il provvedimento che non avrei voluto. Voglio, anche ringraziare quelle Società che hanno dimostrato una grande lealtà sportiva nella fase conclusiva e decisiva del campionato. Altrettanto, non riesco a digerire il punto che ci hanno tolto per un reato frutto, soltanto, della 'vacanza' nelle carte federali, augurandomi che la LND intervenga al più presto".

Di Rizzolo ha apprezzato tutto, sia la persona, sia l’allenatore:
"C’ha messo tutto di se. Ha impiegato qualche domenica per trovare la quadra, complice anche il calendario. E’ stato bravo a risollevare il morale del gruppo e a trovare la formula giusta, almeno per due delle tre linee. Per l’attacco, come ho già detto, c’era veramente poco da fare".

Ancora non lo dice, ma dai toni che usa si capisce che c’è la volontà di proseguire la collaborazione. Nella prima intervista radiofonica  di cui fu oggetto, ancora seduto in tribuna, l’intervistatore ebbe a definirlo "Presidente vulcanico e mangia allenatori". Definizione nella quale non si riconosce nel modo più assoluto. Tant’è che parla di riconferme anche per la direzione generale e sportiva.
"Matteo ha ventisette anni. È giovane, come tutti può aver commesso qualche errore. Lo vedo, comunque, in crescita. Sarebbe  sciocco non utilizzare il bagaglio d’esperienza che si è costruito".

Su Severino Capretti, il d.s., ricorda le critiche ricevute all’inizio del rapporto, improntate sulla sua scarsa  conoscenza di un campionato importante:
"Io giudico le persone per il modo che hanno di fare. Severino è sempre vicino alla squadra, quanto attento nello svolgimento del suo lavoro. Come detto sempre, a noi gli scienziati non servono. Preferiamo personaggi  umili ma con tanta buona volontà".

A proposito di errori, non si tira indietro quando gli si chiede se crede di averne commessi pure lui:
"Certamente. E ne sono consapevole. Cercherò di farne tesoro e non ripeterli. Ma non cambierò l’atteggiamento sul modo di seguire la squadra. Le deleghe sono fatte apposta. Il Presidente deve intervenire solo in casi di estrema necessità. Ed è quanto ho fatto, vantandomi per una volta di aver ottenuto qualche risultato. Ma dovete credermi: gestire una Società di calcio non è poi così semplice".

Passando alla rassegna del patrimonio umano (giocatori), il Presidente detta le regole sulle quali basare il prossimo mercato estivo. Prende, quale spunto, la crescita documentabile del settore giovanile. Ricorda come la posizione dell’Orvietana stia migliorando, anno dopo anno, nel ranking dello Società umbre. Merito dei successi e dei piazzamenti di prestigio che si vanno ripetendo a ogni stagione:
"Stiamo facendo qualcosa di notevole e dobbiamo dimostrare le capacità di saper capitalizzare il lavoro degli allenatori e degli addetti ad un settore molto delicato. È questo il motivo per cui nel prossimo campionato utilizzeremo solo Under che provengono dal nostro settore giovanile. Mi viene detto che, per qualità e quantità, abbiamo diversi ragazzi con possibilità di soddisfare le esigenze. Chiaro che, intorno a loro dovrà esserci almeno qualche giocatore esperto e di qualità. Sai, anche tu, della mia tendenza a essere un po’ conservatore, tenendo in considerazione il fatto che, è pregiudizievole smontare ogni anno l’organico. Per essere più esplicito, sappiamo di qualcuno della rosa attuale intenzionato ad andarsene e non faremo niente per trattenerlo contro la sua volontà. Per altri, desiderosi a restare sarà compito della direzione sportiva e del tecnico scegliere fra quelli considerati utili  alle esigenze. Sempre per chiarezza non ci avventureremo in spese esagerate non rispondenti alle possibilità. Restare nei limiti del budget fa parte della nostra filosofia".

I soldi non fanno la felicità ma senza il "vil denaro" le aspettative possono essere deluse. Il Presidente ha sempre affermato di contare su un gruppo di "amici" per dare una bella mano a chiudere i campionati  con i bilanci sempre in equilibrio. Li ricorda uno ad uno, per non dimenticarne nessuno:
"Franco Ceprini, Davide Mira, Marco Marini, Gianni e Paolo Moneti, Welcare Industries, Orsolini, Massimo Mazzi Assicurazioni Generali, La Spicca, Andrea Guazzarotto, Mariano Battisti, OMAR Orvieto, Paci Auto, CME di Chiusi, oltre la IPC del Vice Presidente Luciano Petrangeli".

È abbastanza orgoglioso per il rinnovato interesse del pubblico, cresciuto anche come calore negli ultimi due anni, ma sogna anche qualcosa in più:
"Avremmo bisogno di gente che si spinga un po’ più in là del pagare il solo biglietto. Sono consapevole trattarsi di un desiderio difficile da realizzare ma fa parte di me dire sempre quello che penso. Ci stiamo, a ogni buon conto, adoperando per spingere la freccia degli introiti un po’ più in alto. Forse, per l’inizio del campionato avremo a buon punto la cartellonistica digitale che sostituirà gli attuali striscioni, ritenendolo, per la qualità della diffusione, un modo più accattivante anche per i nostri sponsor più piccoli ma infinitamente preziosi. Allo stesso tempo chi verrà allo stadio troverà un ambiente più gradevole agli occhi. La collaborazione con l’attuale amministrazione sta funzionando per consentire la rizollatura del terreno di gioco, migliorie agli spogliatoi e ad almeno una parte delle facciate perimetrali. È prossima la sostituzione del tappeto sintetico dell’antistadio ed anche migliorie al terzo campo in terra battuta".

Altro progetto, ancora sulla carta, l’organizzazione di un grande evento al Muzi:
"È cosa che abbiamo in animo di fare da parecchi anni. Forse, adesso, si vanno creando le condizioni. Nostra aspirazione possa trasformarsi in una manifestazione ripetibile con cadenza annuale".