Sono il Ciconia, la lieta sorpresa della Prima Categoria

Si chiama Ciconìa Calcio ma i sostenitori preferiscono chiamarla Cicu. Quest’anno la definizione non fa la differenza. I biancocelesti, con una progressione a dir poco "virtuosa", sono i protagonisti inaspettati nel Girone D della Prima Categoria umbra. Ai primi di settembre, Alberto Mammanco, dirigente storico del club la raccontava così: "Stiamo annaspando per non affogare. La situazione è complessa, quanto complicata per via delle solite cose. La cassa che piange, le difficoltà per assemblare un organico decente, il numero di consiglieri che, per essere contati sono sufficienti le dita di una mano. Ad ogni modo, tu che ci conosci, sai che non molliamo".
Dopo undici giornate la musica è cambiata. Nel frattempo, il numero dei consiglieri è salito e, tra i nuovi, ci sono due giovani rampanti cui piace guardare solo avanti, com’è giusto che sia. Hanno portato freschezza, il propellente giusto per ridare tono e vigore anche agli altri. Come consuetudine nessuno ha una qualifica definita, salvo il Presidente, Simone Pompei, che mette la firma sotto gli adempimenti. Gli altri fanno di tutto e di più. Si può solo presumere che l’onda lunga abbia varcato anche la porta dello spogliatoio.
Al cui interno ha trovato un terreno fertile, pronto ad assorbire e far propri i buoni propositi della Società. Va riferito che il comandante dello stanzone, Valentino Baldini, aveva perso poco o nulla del suo entusiasmo proverbiale come dimostrato nelle situazioni abbastanza complicate del passato. Compito principale, il suo, valorizzare l’usato montando qualche nuovo ricambio nelle parti più obsolete. Il tagliando, con sedici punti nelle ultime sei giornate, reti a go go, gioco che diverte, sembrerebbe veramente ben eseguito.
Come è giusto ricordare il lavoro del Prof., in arte Alessio Stocchetti, nel far riemergere energie fisiche anche inesplorate. Tra i nuovi pezzi c’è Edoardo Tonelli, ovvero, Teruo Nakamura, ricordato per essere stato l’ultimo soldato giapponese ad arrendersi, dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Appellativo, che si era guadagnato otto anni addietro, giocando con la maglia dell’Orvietana, al seguito di Riccardo Fatone, l’allenatore suo mentore alla Vigor Acquapendente.
Che sia un ragazzo d’oro non si scopre oggi, altrettanto pregiate le sue qualità tecniche e umane. Non è il solo, perché la forza la fa il gruppo, ma il suo peso si fa certo sentire. Peccato per l’infortunio occorso a Montegiove, attuale miglior realizzatore che ne avrà ancora per qualche giornata. In compenso, Leonardo Bianco e Gabriele Caciolla, acquisita la maturità calcistica, stanno fornendo un forte contributo pari a quello del super collaudato Massimiliano Pagnotta.
