Severino Capretti, nuovo D.S. dell'Orvietana Calcio, si presenta

Primo approccio con Severino Capretti, nuovo D.S. dell'Orvietana Calcio, alla seconda esperienza con i colori della città del Duomo. Della prima ricorda cose interessanti. "A licenziarmi - dice - era stato il Covid, con la Società e il presidente ho mantenuto sempre un ottimo rapporto". Era tornato nel Lazio, resiliente alla pandemia, per occuparsi della FAVL Cimini nella quale è poi rimasto fino al termine dell’attuale Stagione. Tre anni di lavoro intenso che hanno significato due volte il terzo posto e un piazzamento da nono nel 2022/23. Direttore sportivo dal 2007 ha sognato più volte il salto di categoria. L’Orvietana gliene ha offerto l’opportunità e lui ha accettato di buon grado. Osservatore attento, come vuole il mestiere, ha seguito continuamente la Serie D da esterno ricavandone questa sensazione:
"E’ un campionato differente da quelli regionali. Qui, ci sono, in più, la professionalità e il professionismo. Si lavora molto di più, non manca la doppia seduta settimanale altrettanto quella di rifinitura. C’è poi il contesto che, molto spesso, porta a misurarti con club ricchi di storia importante e con città, toscane in particolare, dove si vive di calcio per il calcio. L’Orvietana è stata artefice di un vero miracolo sportivo. Data per spacciata è riuscita a risollevarsi grazie al lavoro di tutti, dal presidente a Fiorucci, dal pubblico all’ultimo degli addetti. Di ciò sono consapevole ma non preoccupato. Dove si lavora sono a mio agio, conosco bene Fiorucci, come tutto l’ambiente. Se posso, dico pure che lo ho trovato diverso da come lo ricordavo. Sono tutti più vivaci, cominciando dallo stesso Presidente e considero ciò un buon segnale. Speriamo di riuscire a far bene".
Quali sono le richieste fattevi da Biagioli?
"Si riassume in una battuta: chiedo un campionato tranquillo. Evitatemi le sofferenze (sportive) di quello conclusosi lo scorso maggio".
Fino ad ora, colpiscono maggiormente alcune partenze importanti. Non le elenchiamo, in quanto sembra che, almeno con qualcuno, il discorso sia ancora aperto.
"Ce ne rendiamo conto ma non bisogna aver fretta. Il mercato della Serie D è su scala nazionale. Offre maggiori opportunità di scelta ed è appunto per questo che serve la massima attenzione. Meglio, a nostro giudizio, attendere qualche giorno in più, ponderando i pro e contro. Comunque, non stiamo certo fermi. Qualcosa abbiamo già fatto, su altro stiamo lavorando".
Se ne è andato il capitano, Simone Tomassini, è arrivato Gabriele Tramontano.
"L'Orvietana avrà due prime punte. Gabriele, con il quale ho già lavorato in passato, è stata la prima scelta. Desidera misurarsi di nuovo in Serie D, dove è già stato, e noi gliene diamo l’opportunità. Chiaramente, l’altro che stiamo valutando, dovrà avere maggiore esperienza e capacità realizzative per il tipo di campionato".
Sul piano numerico che tipo di rosa possiamo aspettarci?
"Direi un fifty – fifty (cinquanta e cinquanta) tra over e under. Anche se, quasi certamente, di under ne avremo qualcuno in più".

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